Il robot «misura» la qualità di Francesco Bullo

Il robot «misura» la qualità inserito in officina controlla la precisione di ogni pezzo prodotto Il robot «misura» la qualità Un mercato mondiale in rapida espansione TORINO. Uno più uno può fare anche tre. L'ing. Franco Sartorio, presidente e amministratore delegato di Prima Industrie, cerca di trasferire questa sua certezza ai giornalisti presenti l'altro giorno all'atto di nascita di Prima Misure, una joint-venture tra la sua società e la Dea (Digital electronic automation) del gruppo Elsag-Finmeccanica, della quale fu un padre fondatore. «Prima eravamo l'un contro l'altro armato, come al 38° parallelo. Risultato: la concorrenza internazionale se ne avvantaggiava. Non aveva senso, dovevamo allearci. La trattativa è stata lunga e laboriosa, nessuno dei due voleva scoprire troppo le sue carte. Poi all'improvviso, come nei rapporti TJsaUrss, è caduto il muro di Berlino». Un'alleanza limitata ai robot di misura. «Sì, ma in un settore strategicamente nevralgico — spiega — anche se il mercato mondiale raggiunge "solo" un fatturato di mille miliardi l'anno. La nuova società sarà in grado di sviluppare capacità di gran lunga superiori alla somma aritmetica delle forze che i due partner mettono in campo. Potremo far mangiar polvere alla concorrenza». Un disegno ambizioso, dal momento che lo schieramento avversario vanta nomi come le tedesche Zeiss e Leitz, l'americana Brown & Sharp, la giapponese Mitutoyo, ma che parte da un'intuizione vincente: il futuro delle macchine di misura è ne! robot il cui uso è destinato a diffondersi anche alla piccolamedia azienda, il robot d'officina che controlla la qualità. In questo segmento di mercato il tasso di crescita previsto supera il 15% l'anno. E Prima Misure ha una solida base di partenza: 4 miliardi di capitale, 90 dipendenti dei qua¬ li 55 laureati o tecnici diplomati, un fatturato per il 1990 intorno ai quindici miliardi, una quota che corrisponde al venticinque per cento del mercato mondiale. I suoi punti di forza sono nel portafoglio prodotti. Oggi è in grado di offrire una sene di robot per il «collaudo in linea di piccole e grandi parti meccaniche» come il Bravo, il Pag e Sentinel, e altri per il «collaudo in linea di carrozzerie» o di parti di esse come Bravo Biw e Fenice. E in dote alla nuova società Dea e Prima Industrie portano una clientela internazionale che spazia dall'industria aeronautica all'auto (da Fiat a Ford, da General Motors a Volkswagen), dai veicoli industriali all'elettronica (Aeg, Ibm, Philips, Siems ecc.), dalla meccanica alle macchine utensili. Francesco Bullo

Persone citate: Brown, Fenice, Franco Sartorio, Philips

Luoghi citati: Berlino, Torino