Si arrendono i controllori di volo di Francesco Grignetti

Si arrendono i controllori di volo Sciopero revocato dopo il braccio di ferro col ministro; e domani scatta la tregua Si arrendono i controllori di volo Processo fissato fra un mese ROMA. Clamorosa marcia indietro dei controllori di volo della Lieta, alla vigilia della tregua sindacale nei trasporti che scatta domani. Dopo due giorni di braccio di ferro con il ministro Bernini, ieri gli uomini radar «ribelli» hanno intascato la precettazione e hanno lavorato. Anche la versione ridotta dello sciopero (due ore, dalle 12 alle 14), annunciata all'ultimo minuto di venerdì sera, in pratica è saltata. . I radaristi di turno ieri hanno firmato una dichiarazione in cui si sono detti «solidali» con i colleghi che nei giorni scorsi hanno rifiutato l'ordine del ministro, ma si sono seduti egualmente alle loro postazioni. Unica anomalia della giornata, un comunicato di protesta contro le precettazioni inviato all'azienda. In serata, una laconica nota del ministero dei Trasporti ha reso noto che «il sindacato ha garantito la regolarità del servizio». Ieri in mattinata erano intervenuti anche Spadolini e la lotti. I presidenti di Senato e Camera hanno incaricato i presidenti delle rispettive commissioni Lavoro di svolgere consultazioni per «meglio individuare cause e ragioni della controversia». Una proposta «politica» che non poteva non piacere alla Lieta. E infatti un esponente del comitato esecutivo ha commentato: «Non siamo degli sprovveduti. Abbiamo anche noi i nostri contatti politici, tra noi ci sono iscritti a diversi partiti. Già a febbraio-marzo avevamo contattato uomini di vertice». Il colpo di scena è stata una gradita sorpresa per chi viaggia. Ma molti, sentiti i proclami dei giorni scorsi, avevano già rinunciato agli spostamenti. L'aeroporto di Fiumicino ieri era semivuoto. Le operazioni di imbarco e sbarco sono avvenute in sveltezza. E gli uomini dell'Alitalia, preparati al peggio, hanno tirato un sospiro di sollievo. Ma cos'è che all'ultimo ha convinto il sindacato «ribelle» ad abbandonare? «Qualche cosa si può dire e qualcos'altro no», esordisce Aldo Felici del comitato esecutivo Lieta. Si sa sol¬ tanto che nella serata di venerdì i leader della Lieta si sono riuniti all'improvviso. L'unico segnale trapelato all'esterno che qualcosa era sul punto di accadere veniva dall'avvocato, del sindacato, Alberto Buzzi. Il legale dichiarava: «Sono un po' preoccupato del fronte politicogiudiziario: mi pare che il clima si stia surriscaldando». Nel corso della riunione i leader del sindacato avevano ascoltato con preoccupazione i radaristi presenti a Ciampino (circa 80) e gli altri aderenti sparsi in tutt'Italia. E avevano convenuto che forse si erano spinti un po' troppo avanti. Hanno deciso quindi di revocare lo sciopero previsto (che avrebbe dovuto paralizzare gli aeroporti per l'intera giornata) e di effettuarne un altro in forma «simbolica» a cavallo fra due turni. «Volevamo coinvolgere anche gli ultimi colleghi per presentarci tutti uniti davanti al magistrato», ha spiegato un controllore di volo che tiene all'anonimato. Probabilmente gli uomini radar erano venuti a conoscenza che il sostituto procuratore Giorgio Santacroce aveva deciso di inviare avvisi di garanzia ad altri 44 radaristi (oltre i 17 del primo giorno) e di fissare il processo per tutti nei primi giorni del gennaio '90.161 controllori di volo inquisiti saranno ascoltati dal magistrato venerdì prossimo e non trascorreranno certamente un Natale se¬ reno. «Ci voglio criminalizzare — ha spiegato Aldo Felici — ma noi abbiamo la coscienza a posto e lo spiegheremo al giudice». Ma la Lieta pare ormai isolata. I sindacati confederali, ad esempio, rilasciano dichiarazioni di fuoco. Secondo Luciano Mancini, segretario generale Cgil: «Gli scioperi della Lieta e dei Cobas hanno raggiunto soltanto l'obiettivo di isolare il sindacato e dato manforte a chi vuole una legge autoritaria sugli scioperi». E Domenico Trucchi, segretario confederale Cisl: «Sono microfrazioni corporative che approfittano della loro posizione per ricattare tutti». Francesco Grignetti L'aeroporto di Fiumicino. Ieri voli regolari in tutta Italia

Persone citate: Alberto Buzzi, Aldo Felici, Bernini, Domenico Trucchi, Giorgio Santacroce, Luciano Mancini, Spadolini

Luoghi citati: Ciampino, Italia, Roma