Berlino Est, il pc ritocca il nome di Tito Sansa
Berlino Est, il pc ritocca il nome Febbre da congressi in Ddr: Bonn punta sul nuovo gruppo «Iniziativa democratica» Berlino Est, il pc ritocca il nome MMMgldfra aggiunto Partito del socialismo democratico BERLINO EST DAL NOSTRO INVIATO I partiti di Bonn hanno fatto ieri il loro ingresso nella politica della Ddr, in occasione dei congressi straordinari di tre partiti, quello democristiano, quello di «Iniziativa Democratica» e quello comunista (che si è ritoccato il nome, aggiungendo pds, Partito del socialismo democratico). In questa giornata inconsueta per la Ddr, in preparazione delle elezioni del 6 maggio (le prime libere dopo l'avvento dei nazisti nel 1933), il partito neonazista di Bonn dell'ex SS Schonhuber — secondo quanto informa l'agenzia ufficiale Adn — ha inviato nella Ddr «decine di tonnellate di materiale di propaganda» da distribuire tra la popolazione scombussolata dagli ultimi avvenimenti. I tre maggiori partiti della Germania Federale hanno dato la preferenza alla neonata «Iniziativa democratica». A Lipsia è arrivato il ministro democristiano Bliim, per oggi sono attesi il liberale Genscher e una personalità socialdemocratica. «Siamo l'unica formazione politica senza macchia — ha detto un portavoce, mettendo in evidenza che i democristiani e i liberali della Ddr hanno collaborato per quarant'anni con gli stalinisti —. Per questo ispiriamo fiducia e Bonn punta su di noi». Ma Iniziativa Democratica non è riuscita dopo una giornata di discussioni a varare neppure un programma di massima. Più chiari sono stati i risultati del partito democristiano Cdu, che ha eletto a suo presidente il vice primo ministro Lothar De Maizière. Erano presenti il capo dei democristiani di Berlino Ovest, Diepgen e Theo Waigel, il successore del defunto Strauss a capo dei cristiano-sociali bavaresi. Il partito si è dichiarato «corresponsabile» della crisi della Ddr, De. Maizière ha constatato la presenza di «molti farisei», alcuni oratori messi in minoranza hanno lamentato una «pericolosa svolta a destra». Nessun intervento di politici di Bonn invece al congresso straordinario del partito comunista (interrotto la settimana scorsa) che si è presentato con un nome parzialmente rinnovato ma senza statuto, senza programma e perfino senza emblema. Erich Honecker, lo spodestato ex segretario generale, ha inviato una relazione in cui si addossa la completa responsabilità della crisi, per «non aver capito la situazione», ma respinge le accuse di abuso di potere e di malversazione, indicando i nomi dell '«incompetente» ex ministro dell'Economia Mittag e di quello dell'Informazione Herrmann, che ha ingannato tutti, nascondendo la verità. Sul tema della riunificazione tra le due Germanie — i congressi dei tre partiti hanno espresso opinioni diverse: un chiaro no i comunisti (dinanzi ai quali il dissidente Rudolf Bahro, che ha scontato otto anni di prigione, ha criticato anche i programmi di cooperazione economica proposti dal primo ministro Hans Modrow), un «quasi sì» dei democristiani, mentre Iniziativa Democratica si è divisa. Nei prossimi giorni la presenza della Germania Federale nella Ddr sarà più massiccia. Forse verrà permesso ai cittadini della Germania Federale di venire nella Ddr senza visto e senza cambio obbligatorio di valuta con una settimana di anticipo. Fra le due Germanie era stato concordato che le frontiere vengano aperte il 1° gennaio. Ma ieri, durante una riunione a porte chiuse, i direttori della catena statale di alberghi Interhotel sono stati avvertiti di «tenersi pronti per una invasione anticipata». Come regalo natalizio — corre voce — le frontiere verrebbero aperte già il 23 o 24 dicembre. Dopo l'apertura del Muro il 9 novembre, milioni di cittadini della Ddr andarono per la prima volta nella loro vita nella Germania Ovest. La prossima migrazione avverrà in senso inverso. Tito Sansa
Persone citate: Erich Honecker, Hans Modrow, Herrmann, Lothar De Maizière, Rudolf Bahro, Schonhuber, Strauss, Theo Waigel
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