Germania Est, la folla si scatena

Germania Est, la folla si scatena Occupazione di uffici e assalti alle caserme mentre parte con fatica la tavola rotonda Germania Est, la folla si scatena Appello tv delpremier: vi prego, niente violenza BERLINO EST DAL NOSTRO INVIATO Un grido d'allarme è stato lanciato ieri dal governo della Ddr. In quattro città — Dresda, Kottbus, Rostock e Suhl — le amministrazioni provinciali e gli uffici della sicurezza nazionale sono stati occupati da cittadini infuriati e sono paralizzati, diverse caserme in tutta la Repubblica sono circondate e minacciate da gente che ha cercato di impadronirsi di armi e munizioni, un numero imprecisato di soldati, poliziotti e membri del partito comunista sono stati malmenati e feriti, i loro familiari sono «in perìcolo di vita». La denuncia è stata fatta dal portavoce del governo Wolfgang Meyer al termine del Consiglio dei ministri del governo di Hans Modrow, il quale ha mandato in ciascuna delle quindici province un commissario straordinario con pieni poteri. Al portavoce ha fatto eco, dicendosi allarmato, il capo della sicurezza nazionale Wolfgang Schwanitz, mettendo in guardia contro le «conseguenze imprevedibili» dell'anarchia e della violenza che si è scatenata in tutta la Ddr. Il primo ministro Hans Modrow si è rivolto alla popolazione attraverso la televisione dichiarando che il suo governo «è in grado di agire» e ringraziando le «centinaia di migliaia di cittadini» che «hanno continua¬ to a lavorare», contribuendo al mantenimento dell'ordine. Lo stesso Modrow ha revocato l'ordine «di spiare e denunciare» i responsabili dei crimini commessi dal regime e ha pregato i cittadini di non cercare d'impadronirsi degli arsenali. Già due scioperi di due ore ciascuno sono avvenuti a Plauen e a Klingenthal (e vi sono state dimostrazioni con accenni nazionalistici e xenofobi), ma la radio e la televisione non ne hanno parlato. Gli organi d'informazione hanno dato invece notizia che in tutte le scuole l'insegnamento verrà sospeso ogni sabato «per motivi di sicurezza». Un giornale avanza l'ipotesi che l'ultimo giorno della settimana i figli dei militari e dei poliziotti e dei membri del partito possono venire aggrediti da fanatici che il sabato mattina non vanno a lavorare. Si ha notizia che in alcuni asili infantili le maestre si sono rifiutate di accogliere in classe i bimbi di membri del partito e poliziotti. Le allarmate rivelazioni del governo sono state fatte alle 14, nel momento stesso in cui cominciava la «tavola rotonda» dei partiti costituiti e dei gruppi d'opposizione che dovrebbe «tirare fuori dal pantano il carro della Ddr». In una sala messa a disposizione dalla Chiesa luterana (con la partecipazione di quella cattolica e metodista), vi hanno preso posto 30 persone, 15 dei 5 partiti e altrettante dei 7 gruppi d'opposizione. La prima riunione del consesso che dovrebbe in qualche modo sostituire il Parlamento «illeggittimo» perché non eletto liberamente, è stata faticosa. Usi da decenni a tacere e a obbedire, inesperti nella dialettica, i partecipanti hanno constatato quanto sia difficile l'esercizio della democrazia. Per più di un'ora gli oratori di diversa estrazione (il capo provvisorio dello Stato Gerlach e il presidente die Parlamento Maleuda sedevano accanto a giovani focosi delle opposiziom) hanno litigato sull'opportunità di ammettere alla discussione anche i sindacati, le organizzazioni femminili, quelle degli ecologisti e dei consumatori. Poi, finalmente, hanno convenuto che «milioni di cittadini si aspettano da noi decisioni vitali» e hanno deciso di mettere all'ordine del giorno i temi del momento per uscire dalla crisi: libere elezioni, riforma della Costituzione, freno alla violenza dilagante, condanna del nazionalismo nascente (con toni nazisti e razzisti). Questa sera, nel palazzo dello sport, comincerà un'altra importante riunione, il congresso straordinario del partito comunista convocato d'urgenza per riempire il vuoto di potere creatosi dopo le dimissioni del comitato centrale e rilanciare il partito (con un nuovo Statuto e forse con un nuovo nome) per realizzare il «socialismo demo¬ cratico». L'attesa per i risultati della tavola rotonda e del congresso comunista è grande e ha messo in sottordine la notizia che il ricercatissimo sottosegretario al commercio Alexander Schalk-Golodkowski, accusato di esportazione di valuta e di armi per molti miliardi, si è costituito a Berlino Ovest. E' disposto a farsi interrogare in carcere da un magistrato della Ddr, ma «in nessun caso» a farsi estradare nella Germania Est. Tito Sansa Alexander Schalk-Golodkowski

Persone citate: Gerlach, Hans Modrow, Modrow, Tito Sansa Alexander, Wolfgang Meyer

Luoghi citati: Berlino, Berlino Ovest, Ddr, Dresda, Germania Est, Klingenthal