Sale mediche Fiat Polemica della Fiom
Sale mediche Fiat Polemica della Fiom Ma riconosce «aspetti positivi» nell'accordo Sale mediche Fiat Polemica della Fiom ROMA. A quattro giorni dalla firma dell'accordo sulle sale mediche tra la Fiat ed i tre sindacati dei metalmeccanici (Firn, Uilm e Sida), la Fiom (che è rimasta fuori dal negoziato) riaccende la polemica. Il segretario nazionale della Fiom Mazzone, responsabile per il settore auto, definisce «un fatto grave la firma separata». Ma riconosce che «ci sono nell'accordo separato alcune parti come il potenziamento e la diffusione delle infermerie, che rispondono alle richieste da noi formulate all'azienda», mentre «sulle parti riguardanti le attività antinfortunistiche, sul ruolo delle commissioni paritetiche, sulle sale mediche non riscontriamo affatto grosse novità». Sulle commissioni paritetiche istituite con l'accordo, Mazzone sostiene che l'aver prevista anche la partecipazione Fiom «non è un regalo della Fiat e dei sindacati firmatari dell'intesa perché escludere la Fiom sarebbe stata discriminazione antisindacale prevista dallo Statuto dei Lavoratori». Immediate le repliche. Per Baretta, segretario nazionale Firn «la Fiom continua a parlare di piano preordinato per escluderla. Esiste solo nella testa dei suoi dirigenti! E' vero, invece, che la Fiom continua ad oscillare tra tentazioni ideologiche ed incapacità di gestione pratica». Baretta sottohnea poi «gli elementi di forte novità dell'accordo che migliora moltissimo le possibilità di partecipazione e di controllo del sindacato». Angeletti, segretario nazionale della Uilm, ha commentato: «Dal punto di vista sindacale la Fiom ha le idee confuse. Definisce scontate le cose contenute nell'accordo e poi dice che le aveva chieste anche essa. Ho l'impressione che cerchi una via dignitosa per rientrare», [s. d. v.]
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