Fondiaria, la rivoluzione in «giallo» di Ugo Bertone

Fondiaria, la rivoluzione in «giallo» Dopo la sospensione, oggi i vertici dei gruppi interessati spiegheranno l'operazione in Consob Fondiaria, la rivoluzione in «giallo» Un colosso di Tokyo nel capitale, la Cir esce dalla Gaie MILANO. Lo stop di Piga ha impedito a Piazza Affari di salutare con un robusto rialzo l'annuncio . dell'operazione Fondiaria. Può esser questo il commento ad una mattinata che ha visto la scuderia Ferruzzi, almeno per quanto riguarda i titoli che non sono stati bloccati dalla decisione Consob, di balzare all'insù. Sale la Montedison ( + 3,15%), la Ferruzzi Agricola ( + 2,61), va al rialzo ancora l'Enimont e là scuderia delle controllate Fondiaria, da Milano a Previdente.. Una pallida eco di quanto sarebbe accaduto se stamane gli operatori avessero potuto trattare Ferfin e, soprattutto, Fondiaria e Gaie. Il passaggio dall'area Gardini a quella di Camillo De Benedetti (sia pure in condominio con lo stesso Gardini) è piaciuto. Stavolta il rilievo che il passaggio è avvenuto a prezzi notevolmente superiori alla quotazione (87 mila lire circa cóntro 57 mila) è temperato da due considerazioni: innanzitutto, siamo di fronte all'avvio di una sistemazione del pacchetto Fondiaria perché il compratore Gaie dovrà far ricorso a grandi investitori per finanziarne l'acquisto; secondo, il mercato non resterà estraneo perché ci dovrà esser attenzione per il pubblico in vista delle operazioni di quella grande Fondiaria che l'amministratore Alfonso Scarpa ha voluto commentare nella conferenza stampa di sabato scorso. E così, al di là delle polemiche, vai la pena di attendere le risposte di Gaie e Ferfin alla Consob stamane, quando Piga chiederà chiarimenti ai registi dell'operazione. Si vorrà sapere, innanzitutto, se la transazione imporrà cambiamenti alla trasformazione in holding della Fondiaria; secondo, quali saranno i protagonisti della maggior acquisizione nella storia economica italiana; terzo, le finalità di un cambiamento di queste dimensioni. E' facile prevedere che Camillo De Benedetti, grande nocchiero della Gaie, non tradirà stamane la sua riservatezza e dirà il meno possibile (pur con gran correttezza alla Consob). Del resto, la partita è davvero imponente. Si tratta di disegnare la cornice del secondo gruppo assicurativo italiano con una forte proiezione verso> l'estero. Inoltre, di mettere assieme un mosaico di grandi investitori che potranno, in futuro, recitare un ruolo di rilievo sulla scena degli assetti delle Generali (di cui la Fondiaria è azioni-, sta). In questa chiave è di grande rilievo la notizia di una defezione. Carlo De Benedetti, secondo azionista della Gaie attraverso la Cir, ha deciso di non partecipare all'operazione e uscirà (secondo alcuni è già uscito) dalla compagine azionaria della finanziaria). Al suo posto subentrerà il gruppo Ferruzzi, destinato a guidare assieme alla Paleocapa di Camillo De Benedetti la nuova, grande Gaie. Ma grandi trasformazioni attendono la Paleocapa: Mediobanca, Eric Rothschild e Lazard sottoscriveranno il maxiaumento di capitale necessario per assorbire l'operazione. Ma quasi certo è anche il coinvolgimento di un grande istituto giapponese: la Long Terni Bank of Japan sembra disponibile a entrare in campo investendo circa un miliardo di dollari nella manovra. Ugo Bertone FERFIN 25,5% CHI CONTROLLERÀ1 IL GRUPPO ASSICURATIVO GAIC 51% GRUPPO FONDIARIA UPPO DIARIA LA CASSAFORTE DI CAMILLO DE BENEDETTI (pandlanl - RgjjSB)

Luoghi citati: Milano, Paleocapa, Previdente, Tokyo