I cecoslovacchi invadono Vienna

I cecoslovacchi invadono Vienna I cecoslovacchi invadono Vienna Liberi di viaggiare dopo l'abolizione del visto Pacifico assalto in massa ai negozi del centro PRAGA. Tredici ore di pullman per trascorrere mezza giornata in Occidente: anche per i cecoslovacchi da ieri le frontiere si sono aperte. E dato che l'Austria ha abolito il visto d'ingresso — almeno fino al 17 dicembre — il flusso di migliaia, di curiosi, che per l'occasione hanno preso un giorno di ferie, ha avuto per meta Vienna. La televisione austriaca ha ripreso in diretta il passaggio delle prime auto in Occidente dalla frontiera di Bratislava. I cittadini cecoslovacchi sono stati accolti da striscioni di benvenuto e sono state offerte loro bevanda calde. m<E' una sensazione stupenda — hanno detto alcuni — poter andare all'estero senza formalità». Per la prima-volta l'ente statale «Trasporti automobilistici Cecoslovacchia» ha organizzato gite nella capitale austriaca dalla lontana Ostrava, al confine con la Polonia, per l'equiva¬ lente di 15 mila lire, bambini sotto i sei anni gratis, partenza alle tre del mattino, ritorno a mezzanotte, soggiorno di sette ore. Anche da Praga e dalle altre città la gente ha iniziato a partire per assaporare un pezzetto d'Occidente. La demolizione della cortina di ferro è stata.annunciata nei giorni scorsi, e il visto d'uscita da ieri non è più necessario. Da Praga basta prendere un treno e in sei ore si è nel cuore di Vienna, dinanzi alle vetrine di questo sognato avamposto dell'Occidente. Al confine basta presentare il passaporto e compilare un modulo, che servirà ai soli fini statistici. Lunghe file di automobili si sono formate fin dalle prime ore del mattino in direzione dei valichi con l'Austria, Paese che in queste ultime settimane ha già dovuto fare fronte all'«invasione» degli ungheresi: migliaia di persone che, specie il sabato, prendono d'assalto i negozi. Ci si attende che nei prossimi giorni il numero dei cecoslovacchi diretti in Austria a bordo di automobili, pullman e convogli ferroviari aumenti progressivamente. Ma il maggior traffico di persone si avrà sicuramente in occasione del prossimo fine settimana, il primo di «libera uscita», analogamente a quanto è avvenuto a Berlino. Finora le possibilità concesse ai cecoslovacchi di recarsi all'estero erano assai limitate, ma -da ieri il Paese è guidato dal primo governo non interamente comunista degli ultimi 41 anni. Con la nuova normativa l'esportazione di valuta è praticamente libera, nei limiti accessibili a un turista. I beni di consumo che più attraggono i cecoslovacchi sono i videoregistratori, che all'estero costano meno della metà, e capi d'abbigliamento, scarpe, biancheria. (Ansa]