Gli uomini del '68: «No al pc» di Guido Rampoldi

Gli uomini del '68: «No al pc» CECOSLOVACCHIA Senza esito l'appello ai leader della «Primavera» perché ritornino nel partito Gli uomini del '68: «No al pc» jj;Emorragia tra gli iscritti: i comunisti anticipano il congresso che porterà alla rifondazione Òggi viene varato il governo della grande coalizione, l'ex premier Adamec sarà il presidente. PRAGA DAL NOSTRO INVIATO Con la base che frana e al vertice i «falchi» che non si arrendono, il nuovo segretario comunista Urbanek adesso tenta la rifondazione del pc. Un drammatico congresso straordinario, probabilmente alla fine di dicembre o al massimo a gennaio, sarà il ring sul quale si giocheranno le ultime speranze di un partito brezneviano nelle strutture e gorbacioviano nel nuovo programma, quello varato l'altra sera dal Comitato centrale. Nel documento si ammettono «errori gravi», si promettono «cambiamenti radicali» e si rivaluta la «Primavera di Praga». Dunque l'invasione del '68 «non fu giusta» e fu «sbagliato» fare entrare gli invasori. Questa sentenza, da una parte mette in forte difficoltà tutto il vecchio gruppo dirigente, coinvolto nell'invasione, e dall'altro tende una mano agli uomini della «Primavera», quel mezzo milione di comunisti espulsi dopo il '68, cui ora Urbanek chiede un USA apporto di credibilità e di forze riformiste, Ma l'offerta finora è stata declinata. Il «no» più deciso viene da Jiri Hajek, ministro degli Esteri nel '68: «Non tornerò nel partito. Credo che l'Est abbia bisogno soprattutto di forze del socialismo democratico». Ma anche Vaclav Slavik, nel '68 segretario del Ce, rifiuta: «Almeno per ora stare in un movimento mi sembra più uti¬ le. E poi sarebbe singolare tornare nel pc accanto a quelli che mi hanno espulso». Quanto a Dubcek, «credo che il suo posto sia al di sopra dei partiti». Assediato dai «falchi», Urbanek dovrà anche misurarsi con lo smottamento della base, provocato dalla fine del monopolio del potere: verrà sancita oggi dalla nomina di un governo di grande coalizione. Il nuovo ese- cutivo dovrà fondare uno Stato di diritto e condurre il Paese verso libere elezioni. Il pc conserverà la presidenza (il premier dimissionario Adamec) e certamente il ministero della Difesa. Ma perderà dicasteri importanti a vantaggio dei nuovi partners: i 4 partiti ex satelliti e le 2 formazioni d'opposizione, il Forum e Obroda. La perdita di potere del pc sembra già innescare un'emorragia nel milione e mezzo di iscritti, la maggioranza dei quali ha preso la tessera solo per ottenerne vantaggi. Starebbe franando anche la base operaia e contadina. Tra i 900 comitati che hanno aderito al Forum vi sarebbero decine di comitati creati all'interno delle fabbriche. E l'altro ieri, durante il congresso dell'Jdz, l'organizzazione dei contadini controllata dal regime, un gruppo di delegati ba proposto di formare un partito agrario sostenendo che «il pc non è più in grado di rappresentare i nostri interessi». Guido Rampoldi

Persone citate: Adamec, Dubcek, Jiri Hajek, Urbanek, Vaclav Slavik

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Praga, Usa