Piga sospende la Mondadori

Piga sospende la Mondadori Stop Consob alle tre società dopo l'incontro con Ripa di Meana Piga sospende la Mondadori Vuole chiarimenti sull'Opa Espresso-Ascoli MILANO. La Consob ha deciso la sospensione dalla quotazione in Borsa dei titoli Mondadori, Espresso e Cartiera di Ascoli con decorrenza da oggi. Il provvedimento è stato adottato ieri sera con procedura d'urgenza dalla Commissione presieduta da Franco Piga dopo aver incontrato il presidente dell'Amef (la finanziaria di controllo della casa editrice di Segrate), Viitorio Ripa di Meana, in merito all'offerta pubblica di acquisto e scambio tra l'Espresso e la Cartiera di Ascoli. L'operazione, già annunciata la scorsa primavera, è relativa all'acquisizione da parte della Mondadori del gruppo Espresso-Repubblica. Come mai si e reso necessario l'intervento della Consob? Ambienti della Commissione riferiscono che il provvedimento è stato adottato in attesa che la Mondadori diffonda un comu¬ nicato, forse entro la fine di questa settimana, per informare il mercato. Ripa di Meana, accompagnato da Giuseppe Daveri. amministratore delegato della Sopaf azionista della casa editrice, ha illustrato alla Consob gli orientamenti della Mondadori in merito all'Opa, precisando, tuttavia, che i dettagli dell'opera zione, particolarmente com plessa, non sono stati ancora definiti. L'offerta pubblica, secondo le previsioni di Ripa di Meana, «potrebbe partire entro la fine dell'anno, se il prospetto sarà preparato e approvato in tempo utile». L'Opa, così come era annunciata in aprile, riguarda i soli azionisti di minoranza dell'Espresso (i soci di maggioranza Carlo Caracciolo ed Eugenio Scalfari, con altri azionisti a loro vicini, hanno invece incassato 393 miliardi per circa il 52% del capitale). Ai soci di minoranza (tra questi c'è anche la Cir di Carlo De Benedetti) che intendono aderire all'offerta saranno assegnate per ogni azione Espresso 2,2 azioni Cartiera Ascoli e 15.500 lire in contanti. Nel frattempo la consistenza patrimoniale della Ascoli è mutata. Infatti la società ha raggiunto un accordo con il gruppo Sottrici e la svedese Sca per la creazione di una joint venture alla quale apportare le attività industriali. In cambio la cartiera di Ascoli avrà il 26,4 per cento del capitale della joint venture e incasserà 212 miliardi. Ma qual è adesso il vero futuro della Cartiera di Ascoli? «Ora ci sono ancora le cartiere ha precisato Ripa di Meana — poi ci sarà la partecipazione al polo cartario, cos'altro ci sarà in futuro è nel grembo di Giove». Ir.g.)

Luoghi citati: Ascoli, Meana Piga, Milano, Segrate