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Notte a - 20° in un burrone Trento, ragazza ferita a 2 mila metri Notte a - 20° in un burrone TRINTO. Sopravvivere a una notte passata all'addiaccio a 20 gradi sotto zero dopo un volo di 15(1 metri. Protagonista, suo malgrado, dell'avventura è Olga Fedele, giovane donna di Telve, un piccolo paese della Valsugana, che ha vissuto quest'esperienza incredibile domenica scorsa. La ragazza era partita a) mattino, con una splendidi giornata di sole, per una passeggiata in montagna nel gruppo della Cima d'Asta. Era stala, a dire il vero, un po' imprudente, perché era uscita in tuta e scarpe da ginnastica, solo una giacca a vento a proteggerla per salire fino a 2400 metri. La sua meta era infatti il rifugio Cima d'Asta, in questo periodo già chiuso e in una zona in parte innevata. Tuttavia Olga non aveva trovato difficoltà. Era arrivata al rifugio verso le 13. Poco più di un'ora dopo ha preso la strada del ritorno, ma poco sotto il rifugi) è scivolata ed è rotolata lungo un canalone pieno di neve per 150 metri. S'è spezzata una vertebra, una caviglia ed ha riportato molte contusioni. Da quel momento sono cominciate 24 terribili ore in cui Olga Fedele, immobilizzata, non ha potuto che aspettare e sperare che qualcuno arrivasse a salvarla. Nel frattempo i familiari si sono preoccupati, non vedendola tornare, ma hanno dato l'allarme soltanto lunedi mattina. Sono scattate le ricerche, ma gli uomini del soccorso alpino, con l'elicottero, l'hanno trovata solo lunedì pomeriggio, dopo ore di frenetici controlli nella zona montuosa. Quando, alle 15,30 il gestore del rifugio Cima d'Asta, che era nella squadra, ha sentito i richiami d'aiuto, l'avventura di Olga era finita. Ed era finita bene, considerando che la giovane ha passato 24 ore all'aperto a 2000 metri d'altitudine, dove la notte il termometro scende a 20 gradi sotto zero. Olga Fedele è ora ricoverata in ospedale. Guarirà in un paio di mesi, soprattutto per colpa della frattura alla schiena. [1. m.]