Juventus a prova d'errore

Juventus a prova d'errore Incitata da Inter e Milan, la squadra di Zoff affronta il Napoli alla ricerca prima di se stessa e poi dello scudetto Juventus a prova d'errore Per il tecnico gli sbagli non sono sfortuna: fuori Napoli, Bruno su Careca Aleinikov non conosce Maradona: «Stasera dirò se è migliore diZavarov» TORINO. Una Juventus acqua e sapone, malgrado i punti regalati ed i fischi di Coppa, sfida il Napoli dei misteri e dei tormenti a dispetto del largo vantaggio in classifica. La luminosa mattinata di ieri al Combi ha sottolineato l'allegria di Dino Zoff, che frena solo quando parla della squadra e della partita, e il candore di Sergei Aleinikov. Una lunga chiacchierata nell'antistadio con due inservienti sovietici del Circo di Mosca, in stallatosi al Parco Ruffini, ha aiutato Aleinikov a sgelarsi. «La mia intervista alla Sovietskaia Bielorussia? Non capisco 10 stupore. Non ho detto forse quello che è?». Potenza della perestrqjka, la sincerità è totale: «La sostituzione in Coppa? Chiedete all'allenatore, ad ogni modo io mi sento meglio ma non bene, la coscia destra mi fa ancora un po' male». Zoff comunque non ha dubbi, Aleinikov va in campo: «Oioca, anche perche così può migliorare. E' rientrato in Coppa, ha faticato, ma ha retto un'ora. Poi ho pensato di dargli respiro. Sono passati quattro giorni, dovrebbe rendere di più». La palla ritorna a Sergei: «In verità non posso prevedere 11 mio rendimento, nessuno conosce le riserve che possiede. Mi avete visto poco in Coppa? Colpa della nebbia...». Lo stuzzicano parlando di Maradona, per la prima volta se lo troverà di fronte. Che pensa di Diego? «Nulla, come accade quando un persona non la conosco. Ho letto solo qualcosa, i vostri titoli soprattutto. Troppo poco per parlare di lui». Ma Lobanowski tempo fa sostenne che Zavarov è più forte di Maradona... «Ognuno pensa con la testa sua. Io potrò dirvi qualcosa solo alla fine della partita, e sarà il giudizio di un pomeriggio». Per l'infortunio ha visto dalla tribuna la Juve delle ingenuità sconfitta a S. Siro dal Milan e quella dei regali che ha pareggiato in Friuli: i suoi compagni non hanno compiuto troppi errori? «Il calcio è uno sport nel quale qualcuno deve sbagliare. Ma la ruota gira. Oggi, comunque, è meglio se sbagliano loro. Anche perché questa è una grande e importante partita. Può persino decidere la lotta al vertice». Zoff e sulla stessa linea, parla di campionato sempre aperto ma lo vede già «più aperto» se vince la Juve. La formazione è fatta, con un dubbio tattico da risolvere in extremis: «Lasciatemi pesare sul bilancino Napoli e Bruno. Una scelta delicata, vedrò». Secondo noi ha già visto: Bruno addosso a Careca, Bonett i per Carnevale, Galia secondo copione già recitato a guardia di Maradona. E se Galia sta su Maradona, manca un marcatore. Bruno marca più di Napoli. E' vero che la Juve vuole i due punti, ma non può scoprirsi a priori. Maradona in passato l'ha controllato Marnechi, con esiti negativi. «Solo cinque minuti», ricorda Zoff. E l'interessato: «Forse qualcosa di più. E' andata male, volevo costringere Diego a marcarmi e lui se n'è fregato». La Juve di ieri era così, di spirito, per allentare la tensione!. Solo Bonetti un po' teso. Sa di essere sotto accusa e ad ogni domanda risponde: «Tutto bene». Schillaci è più sereno, il piede ferito mette giudizio: «Non mi sento in corsa con Carnevale per una maglia azzurra, Vicini ha le sue idee. Di sicuro io a questo Napoli voglio mettere paura, ma è una opinione personale». Zoff a poche ore dal match non accetta che guardando la classifica si parli di sfortune (bianconere) e fortune (napoletane). Ha una sua filosofia: «Abbiamo fatto buone partile, alcune buonissime, rovinandole con qualche errore. E questa non è sfortuna. Si parla ancore dei rigori prò Napoli. Confonderli con la fortuna e un altro errore. Bigon ha una squadre più solida di quella dell'anno scorso, con più cambi. Careca non è in forma? Visto il gol in coppa e i suoi assist?». Bruno sente già ;ria di Careca, sembra cautelarsi «E' il più grande attaccante del mondo». E Van Bastcn? «Careca ha qualcosina in più dell'olandese». Rischi in vista. A S. Siro bastò Van Basten. Gli spauracchi non turbano però la Juve. Zoff si diverte alla domanda su cosa ha programmato stavolta per l'ultimo quarto d'ora, crolli tipo Udine 0 prodezze tipo Coppa. «Siamo fatti così, offriamo suspense per avere più pubblico (oggi an core duemila biglietti disponibili, il Napoli ne ha restituiti mille, ndr), e per cambiare le abitudini del presidente. Può arrivare anche dopo, ma restare sino alla fine». L'ultimo modo per stemperare la tensione è parlare di figli. Il suo non ama il calcio come ragione di vita, campo e poi panchina. Forse perché gli ha detto — si domanda — quanto è difficile allenare la Juve... Una risata: «Se n'è già accorto da solo». Bruno Perucca Sud America ed Est Europa. Careca (a fianco) e Maradona sfidano Zavarov (m una foto dell'anno scorso)