Bloccato in Svizzera coi soldi dei sequestri
Bloccato in Svizzera coi soldi dei sequestri Un corriere da Locri, aveva 300 milioni Bloccato in Svizzera coi soldi dei sequestri LOCRI. La via del riciclaggio del denaro dei sequestri passa, come già si sospettava, per la Svizzera. La conferma si è avuta con il sequestro di una valigetta contenente 309 milioni che un noto esponente della malavita organizzata della Locride — Isidoro Calla, 31 anni — stava tentando diesportare. E non molto clandestinamente, se è vero che si trovava come uno dei tanti pendolari nella stazione di Chiasso. L'episodio si è verificato giovedì mattina, ma gli sviluppi si sono avuti solo l'altro ieri sera. Le guardie di finanza, infatti, si sarebbero limitate a riscontrare il tentativo di esportazione clandestina di denaro e quindi, dopo il formale interrogatorio, a denunciare a piede libero Calla. Hanno però pensato di informare la procura della Repubblica di Locri. E da lì il sostituto procuratoI re Carlo Macrì ha ordinato una verifica con il terminale del ministero degli Interni della serie dei numeri delle banconote sequestrate. Il responso ha indicato che si trattava di denaro segnalato, perché frutto di alcuni sequestri, tra cui quelli Cuzzocrea, Campisi, De Angelis. Di qui la decisione del magistrato ài disporre l'arresto del Calla, che l'altro ieri sera è stato ammanettato dagli agenti dello speciale nucleo antisequestridella polizia. Calla è indicato come uno dei più pericolosi pregiudicati della Vallata del Torbido ed è stato implicato negli anni scorsi in numerosi episodi delittuosi, fra cui la scomparsa di tre persone, i cui resti sono stati rinvenuti in un porcile. Prosciolto da queste imputazioni, la primavera scorsa è sfuggito ad un agguato mafioso in cui persero la vita altre due persone sui piani dello Zomaro. [e. 1.)
Persone citate: Campisi, Carlo Macrì, Cuzzocrea, De Angelis
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