Rischia il blocco dopo 34 udienze il processo contro «Scientology»

Rischia il blocco dopo 34 udienze il processo contro «Scientology» Accolta l'istanza di ricusazione del giudice istruttore di Milano Rischia il blocco dopo 34 udienze il processo contro «Scientology» MILANO. La Cassazione ha accolto l'istanza di ricusazione del giudice che ha istruito il Processo contro Scientology, associazione internazionale fondata da Ron Hubbard. Potrebbero uscirne vanificati i 5 anni di inchiesta condotti dalla dottoressa Guida Mulliri e le 34 udienze del processo iniziatosi a fine marzo a Milano. L'istanza era stata presentata qualche tempo fa alla Corte d'appello del capoluogo lombardo dal professor Pietro Nocita, difensore degli imputati Angelo Guadagnino e Gianfranco Passi I magistrati milanesi, però, l'avevano respinta. Adesso la Cassazione ha disposto che la domanda di ricusazione sia nuovamente esaminata da una diversa sezione della Corte d'appello. «Parzialità», è l'accusa rivolta alla dottoressa Mulliri, che nel proprio ufficio aveva unificato le tante inchieste pendenti in varie città italiane contro l'organizzazione. La vicenda: il giudice avrebbe anticipato a un difensore che stava procedendo alla stesura del rinvio a giudizio. Il legale ne dedusse che, per redigere il documento, la Mulliri non avrebbe aspettato di esaminare tutte le memorie difensive. Inoltre, sempre secondo le accuse, le testimonianze favorevoli a Scientology non sarebbero state tenute in adeguato conto. Il processo in corso riguarda 75 imputati. Una quarantina le parti civili, 118 quelle lese (fra cui 2 Usi, 3 Comuni, la Regione Valle d'Aosta, il ministero delle Finanze e quello della Sanità). I reati: associazione per delinquere, estorsione, truffa, circonvenzione d'incapace, reati tributari, esercizio abusivo della professione medica, esportazione di valuta. Storie di saune e di vitamine per disintossicarsi dalla droga (nei centri Narconon, ai quali anche alcuni enti pubblici avevano versato contributi), di «contratti» in cui ci si impegnava anche per un buon numero di vite oltre quella terrena, di esaurimenti curati attraverso il contatto fisico con la natura. Storie di un «sapere» che, partendo dai primi gradini (i corsi che costano meno), poteva condurre al livello massimo, a condizione di dedicarvi la vita, con adeguata progressiva spesa. Una mole immensa di materiale fu requisita negli uffici, durante l'inchiesta. Specialmente schedari: informazioni dettagliatissime su quanti per qualsiasi ragione si avvicinavano all'organizzazione. Qualora avessero deciso di allontanarsene, quei dati avrebbero potuto anche servire a far loro cambiare idea. Omelia Rota

Persone citate: Gianfranco Passi I, Mulliri, Pietro Nocita, Ron Hubbard, Rota

Luoghi citati: Milano, Valle D'aosta