Salta il referendum «per l'Ambiente»

Salta il referendum «per l'Ambiente» La Cassazione: irregolari oltre 30 mila firme Salta il referendum «per l'Ambiente» ROMA. Per mancanza del numero necessario di firme salterà quasi certamente uno degli otto referendum in programma per la prossima primavera. Si tratta del cosiddetto «referendum sull'ambiente», proposto da dp per abrogare una norma contenuta nella legge dell'86 istitutiva appunto del ministero dell'Ambiente. L'obiettivo dei promotori era quello di allargarne la responsabilità, attualmente limitata per legge, a qualunque gesto che possa compromettere l'habitat. Ieri l'ufficio centrale istituito presso la Cassazione, presieduto da Giancarlo Montanari Visco, ha infatti rilevato che delle 502 mila 168 firme depositate presso la Suprema Corte ne sono valide soltanto 470 mila 177. In pratica mancano circa 30 mila firme al raggiungimento del quorum di 500 mila elet tori imposto dall'articolo 75 della Costituzione per la vali¬ dità di una richiesta referendaria. I dirigenti di democrazia proletaria, dopo la notifica dell'ordinanza della Cassazione, avranno a disposizione un paio di giorni per presentare eventuali repliche e memorie. Sembra, però, ormai scontata la definitiva bocciatura di questa proposta dì consultazione popolare. Non dovrebbero esserci problemi, invece, per gli altri sette referendum previsti per il '90, riguardanti lo Statuto dei lavoratori (3), la caccia (2), i pesticidi e il finanziamento pubblico dei partiti. Per il definitivo via libera si dovrà comunque attendere il verdetto della Corte Costituzionale previsto entro il 10 febbraio '90. Soltanto allora il governo proporrà al presidente della Repubblica Cossiga la data della consultazione popolare, [p. 1. f.I

Persone citate: Cossiga, Giancarlo Montanari

Luoghi citati: Roma