Il Salvador vara leggi speciali Imbarazzo in Usa di Ennio Caretto

Il Salvador vara leggi speciali Imbarazzo in Usa Cristiani sceglie la dittatura Il Salvador vara leggi speciali Imbarazzo in Usa WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Approfittando dello stato d'assedio proclamato dal presidente Cristiani, che ha imbavagliato l'opposizione, i giornali e la tv, la maggioranza del Parlamento del Salvador sta per approvare leggi speciali contro il terrorismo che di fatto priveranno la popolazione dei diritti civili fondamentali II progetto in via preliminare è già passato con 45 voti a 0, ossia con i tre quarti dei votanti, grazie all'astensione di numerosi democristiani: la promulgazione della legge, la prossima settimana, appare perciò certa. A nome degli Usa, l'ambasciatore William Walker ha protestato presso Cristiani. Il presidente salvadoregno ha ribattuto che la riforma è necessaria «alla stabilità del Paese e del Centro America». Il golpe bianco di «Arena», il partito di destra al potere, cosi lo ha definito il leader socialista Ruben Zamora, mira a distruggere la guerriglia. E, secondo diplomatici europei a San Salvador, è stato preceduto da ese cuzioni sommarie di sospetti informatori e spalleggiatori dei ribelli da parte delle forze armate nel corso non solo della battaglia, ma anche di successivi rastrellamenti e spedizioni punitive. L'effetto del disegno legge e di instaurare una vera e propria dittatura nel Salvador. «Queste sono norme fasciste» ha aggiunto Zamora, accusando gli Usa di complicità indiretta nella vicenda. «La democrazia salvadoregna viene distrutta senza che nessuno resista». L'ambasciata americana a San Salvador ha segnalato al Dipartimento di Stalo gli articoli più gravi del progetto. Esso prevede fino a 20 anni di carcere «per il possesso o la diffusione di informazioni sovversive dell'ordine pubblico»; per la | partecipazione a scioperi o a dimostrazioni anche pacifiche di protesta o ad altre formo di di sobbedienza civile pei l'iscri zione a organismi stranieri «ostili allo Stato salvadoregno» «Non ci sarà nessuna differen¬ za rispetto al Cile di Pinochet, al Nicaragua di Somoza, alla Spagna di Franco o all'Italia di Mussolini» ha concluso Zamora. I democristiani, astenutisi dal voto, hanno contestato il leader socialista. L'ex consigliere di Duarte, Rey Prendes, ha detto che «le nuove norme limiteranno talune libertà ma non quella di stampa e non elimineranno l'opposizione politica nel Salvador: non saranno un prezzo eccessivo da pagare per la pace». La ratifica quasi certa della legge da parte di Cristiani — Bush eserciterebbe pressioni dietro le quinte per un rinvio — rischia di mettere gli Usa in difficoltà. E' riesplosa infatti a Washington la polemica sull'eccidio dei sei gesuiti, dieci giorni fa, per mano di uno squadrone della morte a San Salvador. Una salvadoregna, Lucia Cerna, il testimone più importante de) massacro, è stala portala in salvo a Miami da un diplomatico Usa, si dice un agente della Cia, ed è ora sotto la protezione dell'Fbi La donna si era rifugiata nell'ambasciata di Spagna, ed è stata imbarcata senza passaporto su un aereo militare francese. Lucia Cerna non ha assistito all'eccidio, ma ha visto gruppi di militari entrare a turno nella residenza dei gesuiti e ha sentito gli spari. Col varo delle leggi speciali e il rifiuto del procuratore della Repubblica salvadoregna Mauricio Colorado di individuare e arrestare lo squadrone della morte — non ha ancora interro gato un solo militare - gli Usa si trovano a spalleggiare un regime molto più repressivo di quanto si temesse. Numerosi leaders democratici al Congresso hanno ieri rivolto pesanti accuse alla Casa Bianca e al Dipartimento di Stato. «Nel momento in cui Gorbaciov restituisce almeno una parziale li berta all'Est europeo» ha tuonato il senatore MitcheH. «Bush non può proteggere una dittatura E' stato lui a proci.i mare la fine dei dittatori nel suo discorso inaugurale». Ennio Caretto