Praga ora promette libere elezioni

Praga ora promette libere elezioni Mezzo milione di dimostranti in piazza, il presidente Husak grazia i primi dissidenti Praga ora promette libere elezioni Ma l'opposizione non si fida: sciopero generale PRAGA. La leadership cecoslovacca è stata decapitata: il Comitato Centrale ha accordato sei degli otto siluramenti richiesti dall'opposizione. Il capo del governo, dimissionario, ha chiesto al presidente Husak, che dovrebbe lasciare presto l'incarico, di formare un governo di coalizione aperto ai quattro partiti ex satelliti (uno di questi, il socialista, ha sposato le tesi dell'opposizione). Ma, soprattutto, il nuovo segretario del pc, Urbanek, ha promesso libere elezioni, un'apertura assolutamente imprevedibile sino a poche ore fa, come la grazia accordata da Husak ai primi dissidenti. Ad Havel, Dubcek e ai cinquecentomiia praghesi convenuti ieri nei «Giardini Stalin» le concessioni paiono tuttavia ancora insufficienti, o comunque ricche di punti oscuri. Cosi l'opposizione, ancora incredula della vittoria, vuole consolidarla travolgendo il regime. Per domani, infatti, ha proclamato uno sciopero generale inteso come «referendum sul sistema a partito unico». Il regime ha tentato sino all'ultimo di veder¬ si imporre questa prova di forza che lo vedrà probabilmente soccombere, poi si è arreso quando Havel ha chiesto che l'incontro offerto dal Comitato Centrale al Forum che raggruppa l'opposizione venisse trasmesso in tv: meglio lo sciopero che farsi «processare» in diretta. Nella «notte dei lunghi coltelli», il CC ha deciso l'estromissioni dal Politburo di tutto il vertice coinvolto nell'invasione del '68: il capo dello Stato Husak, il primo segretario Jakes, il responsabile per l'ideologia Fojtik. il presidente del Parlamento Indra, il capo del governo ceco Pitra. Per quanto Husak, Pitra e Indra conservino di diritto il posto nel Politburo, in virtù delle cariche istituzionali, le loro dimissioni dai posti di potere che occupano sono considerate inevitabili. Il ncoeletto Urbanek promette il dialogo «con tutti» e dichiara l'intenzione di creare una specie di «Costituente per le elezioni» destinata ad accogliere «corpi rappresentativi». I SERVIZI DI Guido Rampoldi ed Enrico Benedetto A PAGINA 5 Una donna piange, un'altra fa il segno di vittoria davanti alia cattedrale di Praga durante la messa del cardinale Tomasek

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