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Largo ai giovani è il loro momento MOTORI Largo ai giovani è il loro momento MILANO DAL NOSTRO INVIATO Se i saloni dell'auto — tipico il caso del recente Motor Show di Tokyo — costituiscono soprattutto l'occasione per le industrie nazionali di mostrare la loro forza, quello del ciclo e motociclo, che si concluderà il 27 novembre a Milano, è anche una finestra sul mondo dei giovani. E' incredibile il numero di «tifosi» che hanno le due ruote, in particolare a motore. Entusiasti, competenti, capaci di orizzontarsi a menadito tra sigle e modelli che si rinnovano a ritmi velocissimi. E la rassegna di Milano, in quest'ottica, si ricollega in modo assai stretto a quella di Bologna, al Motor Show (un nome che piace, evidentemente), in programma dal 2 dicembre. Questo Motor Show, nato dieci anni fa, è progressivamente cresciuto. Una manifestazione per certi versi unica, in quanto è un contenitore di spettacolo, con tutti i relativi pregi e difetti. Tanta carne al fuoco, fin troppa, ma anche un modo per distaccarsi dai saloni I di tipo tradizionale. I Nel contenitore troviamo auto e moto, gare e carette approntate in due piccoli circuiti preparati all'interno del parco fierìstico di Bologna. Monoposto di Formula 1, vetture storiche, vetture da turismo e vetture da rally e da cross, una supersfìda UsaEuropa di motocrosso. E tanti piloti di ogni settore agonistico. Sullo sfondo anche la musica con un saloncino dell'hi-fi. Sport e canzoni, un cocktail classico per attirare i giovani, che, appunto, sono la componente fondamentale del Motor Show. Compreranno poco, ma in compenso sono i clienti del futuro, tanto che anche i costruttori, agli inizi restii a presentarsi in questo salone helzapoppin, stanno cambiando opinione. C'è il rìschio che le loro vetture si perdano nell'allegra confusione generale, tra rombi di motore e ragazzini alla disperata ricerca di dépliants e autografi, ma il gioco, evidentemente, vale la candela. Ecco allora la Renault presentare la «Chamade», la Volvo la «460», la Rover le nuove Range. Anche l'auto fa spettacolo. Michele Fenu