Mathias Rust accoltella un'infermiera, arrestato

Mathias Rust accoltella un'infermiera, arrestato Il giovane tedesco occidentale nel 1987 era atterrato di sorpresa con il suo «Cessna» sulla Piazza Rossa di Mosca Mathias Rust accoltella un'infermiera, arrestato Ha colpito la donna, ferendola gravemente, dopo aver tentato di baciarla BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Mathias Rust di nuovo alla ribalta della cronaca. Questa volto non si è trattato di un volo temerario. Il giovane pilota amburghese non ha posato il suo aereo, come fece due anni e mezzo fa, su una pista assurdamente immaginata in un luogo segretissimo come fu, allora, la Piazza Rossa di Mosca. Questa volta Mathias si è cacciato nei !;uai per una vicenda d'amore inita a coltellate. Il protagonista del volo su Mosca è sospettato di avere gravemente ferito un'infermiera. Lo si è appreso ieri da fonti della polizia di Amburgo. L'indagine è in corso, e come vuole la prassi in questo Paese, i dettagli sono protetti da un velo di riserbo. Rust, che ha ventun anni e si è qualificato obiettore di coscienza, sta facendo il servizio civile sostitutivo della naja in un ospizio per vecchi. E' qui che, secondo quanto è trapelato dall'indagine, si è incapricciato di una giovane infermiera. A quanto pare costei non ne voleva proprio sapere: ai suoi occhi evidentemente il fascino personale del giovane non era sufficiente a compensare la leggenda ormai impallidita del violatore degli spazi aerei sovietici. Così lui è ricorso alla maniera forte, tentando di strappare a forza un bacio alla ragazza. E' accaduto ieri: a questo punto l'infermiera si è ribellata e lui non ci ha visto più: due colpi di coltello, ferita gravemente. Quindi una fuga rapida e vana: poco dopo la polizia bloccava Mathias. Ecco dunque di nuovo in cella il giovane che nel carcere sovietico ha passato esattamente 432 giorni. Avrebbe dovuto passarcene molti di più, visto che la corte di Mosca lo aveva condannato a otto anni. Ma era sopravvenuta nell'agosto dell'anno scorso, dopo una serie di interventi ad alto livello da parte federale, e di appelli ai massimi dirigenti sovietici, la grazia che finalmente gli permetteva il ritorno in Germania. Il suo gran gesto, Rust lo aveva fatto il 28 maggio dell'87, quando fra lo sbalordimento dei passanti il suo bianco «Cessna» a due posti si posò, dopo una elegante planata, in piena Piazza Rossa, a due passi dal Cremlino e dalle finestre dell'ufficio di Gorbaciov. Il ragazzo venne arrestato subito, e seguì ai vertici del potere sovietico un vero e proprio terremoto politico. Gorbaciov, impegnato a sbarazzarsi dei molti avversari effettivi e potenziali, colse al volo l'occasione per costringere alle dimissioni il ministro della Difesa e il capo della difesa aerea, entrambi ostili al nuovo corso. Poi ci fu il lungo processo, e molti dubbi furono avanzati sulle ragioni dell'impresa di Rust. C'era un piano di spionaggio, dietro il folle trasvolatore? O piuttosto la solita provocazione occidentale? Piano piano la verità venne fuori: Mathias era proprio il solitario, bizzarro ideatore dell'iniziativa. Voleva fare un gesto dimostrativo a favore della pace, nemmeno si rendeva conto della quantità di reati che andava commettendo, mentre sorvolava il munitissimo suolo dell'Unione Sovietica, avvicinandosi al cuore pulsante dell'impero. Il gesto di oggi, in quell'ospizio di Amburgo, sembra confermare l'idea che molti si erano fatti del pilota: un ragazzo con qualche confusione di troppo in testa. Non a caso l'Aeroclub gli ha tolto il brevetto, costringendolo a terra. Ma nessuno aveva potuto impedire che fra lui e la ragazza che lo respingeva spuntasse, improvvisa, la lama ai un coltello. [a. v.J

Persone citate: Gorbaciov, Mathias Rust, Rust

Luoghi citati: Amburgo, Germania, Mosca, Unione Sovietica