In salvo i Berretti Verdi dello Sheraton di Mimmo Candito
In Centro America abbaglio di Bush r DIETRO LA BATTAGLIA In Centro America abbaglio di Bush LANCIATA due settimane fa come un attacco diretto a mostrare pubblicamente che le capacità operative dell'Fmln erano intatte, la Battaglia di novembre è diventata ora uno scontro decisivo. Non su chi possa vincere militarmente questa guerra H'argomento ancora resta teorico), quanto piuttosto sulle ragioni della pace, sullo spazio cioè e sul rilievo che le ragioni della pace avranno nei confronti della prosecuzione del conflitto. Gli attori dello scontro stanno recitando un amaro copione scontato, e il finale che tiene celata la sua sorpresa All'inizio dell'offensiva, il presidente Cristiani aveva assicurato che avrebbe spazzato via i guerriglieri «in meno di 24 ore», poi che avrebbe ripreso ogni controllo territoriale «in meno di 48 ore»; sono passate due settimane, e non solo non ha olicnuto ne il primo risultato né il secondo, ma ora i guerriglieri gli hanno scompaginato perfino il santuario della intoccabile colonia americana. Sul piano strettamente militare, gli scontri di questi giorni vanno allora dunosi i andò due cose: 1) che se per pudore politico non è possibile il massacro indiscriminato (e Cristiani ci ha provato ma poi le reazioni americane lo hanno bloccato), la guerra di guerriglia e praticamente imbattibile, soprattutto in territorio me tropolitano, quando dalla sua parti; stanno la determinazione politica e il coinvolgimento reale anche se non sempre convinto di una parte significativa della società. 21 che la capacita militare dell'Fmln resta sostanzialmente immutata, fin che si mantiene nella tattica tradizionale del colpire e ritirarsi, ma deve cedere campo se ancora progetta una sollevazione popolare e pretende d'impegnare a uno scontro sul terreno le forze armate salvadoregne. Queste due conferme militari hanno un'immediata incidenza politica. Se la Battaglia cii novembre si chiuderà con qualsiasi risultato che sia meno di una vittoria s( Inai ( iante, e indiscussa, dell'esercito governativo, allora gli emissari del governo ii ripresenteranno al tavolo della trattativa con una posizione contrattuale assai iiiciio forte, perché avranno dovuto accettare che la sedia del Fronte è molto più solida di qtianto essi avessero creduto. Su questa faccenda della «disperazione» dell'Fmln pare che gli americani e Cristiani abbiano preso un grosso abbaglio: convinti dai cambiamenti del contesto internazionale (la distensione, Garbaciov che a Cuba chiudeva il tempo delle rivoluzioni in America Latina, il blocco nel flusso di armi dall'Urss), e scambiando per un'ammissione di debolezza il nuovo accento che la Comandancia metteva sulle strategie del dialogo di pacificazione, hanno ritenuto che Villalobos e i suoi compagni fossero ormai all'ultimo livello di resistenza. Ma la «disperazione» del Fronte non era quella di chi ha perduto la speranza, o di chi è senza speranza; piuttosto era la consapevolezza di chi ha capito bene dagli sviluppi politici che non vi sono più alternative a una scelta obbligata, questa del negoziato, e perciò vi impegna tutte le forze. Che pero sono ancora forze reali. Come tragico e paradossale corollario dello scontro, ancora una volta la guerra potrebbe finire per riaffermare le ragioni della pace. Gli americani stanno inviando al Salvador ogni giorno, tutti i giorni da 10 anni, un milione e mezzo di dollari in aiuti economici e militari; senza questo aiuto, che supera annualmente lo stesso bilancio nazionale salvadoregno, l'esercito e il governo del Salvador si disfarrebbero in poche settimane. Ora che l'ideologismo di Keagan ò stato sostituito dal pragmatismo di Bush (tale, almeno, lui lo ha chiamato quando ha descritto gli impegni della nuova aminini strazione per l'Americ i Lalina), la Casa Bianr;. dovrebbe saper districa. .'.alle letture obbligate del pas sato e guardare all'offerta che il Fronte oggi fa di un negoziato generale come l'occasione per forzare i processi di mediazione. Bush ne ha tutti gli strumenti. La Battaglia di novembre vale quanto l'offensiva del Tet. se gli americani conservano buona memoria. Se no, non pare che restino alternative al massa ero. Mimmo Candito ito |
Persone citate: Battaglia, Bush, Villalobos
Luoghi citati: America Latina, Centro America, Cuba, Urss
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