l siriani accusano Aoun

Libano, ucciso il Presidente Strage nel giorno dell'indipendenza. René Moawad eletto due settimane fa Libano, ucciso il Presidente Autobomba fa 23 morti, illeso ilpremier BEIRUT. Un'auto-bomba con duecentocinquanta chili di dinamite ha ucciso il presidente libanese René Moawad e 23 persone fra militari libanesi, soldati siriani e passanti. Miracolosamente illeso il premier musulmano Sclim Hoss, che si trovava nel convoglio presirlenziale. In carica da soli 17 giorni, il maronita Moawad era riconosciuto da tutte le forze politiche salvo che dal gen. Aoun, il suo predecessore che comanda l'esercito cristiano. Aoun, appresa la notizia nel palazzo presidenziale ove vive tuttora, si è rifiutato di commentarla. Moawad, Hoss, il presidente del Parlamento Hussein Hussein! e altre autorità e ano reduci dai festeggiamenti per il 3uarantaseiesimo anniversario ell'indipendenza. L'autobomba — azionata con un comando elettronico a distanza — è esplosa alle 13.45 in una zona controllata dalle truppe siriane, mentre transitavano le vetture delle autorità. Le prime otto auto sono passate indenni, ma la deflagrazione ha letteralmente disintegrato la penultima (su cui viaggiava Moawad) e l'ultima (con 4 militari libanesi e altrettanti siriani). I vetri degli edifici sono andati in frantumi nell'arco di un chilometro e mezzo, mentre sulla strada restava un cratere del diametro di tre metri e mezzo. Sul posto sono giunti in pochi secondi centinaia di militari libanesi e siriani, che hanno bloccato l'intera zona lasciando passare solo le ambulanze per le vittime e i 36 feriti. In un primo tempo si era diffusa la notizia che il Presidente fosse rimasto illeso, poi le radio hanno cominciato a trasmettere musica classica e i libanesi hanno capito. Per Selim Hoss, il capo di Stato è «fra i martiri del Libano». Il Parlamento libanese dovrebbe riunirsi nelle prossime ore per commemorare la figura di Moawad, un legale prestato alla politica più volte ministro negli Anni 60-70 e pensare alla designazione del successore, che non s'annuncia facile. Moawad era stato eletto il 5 novembre durante una sessione speciale del Parlamento, che si era riunito in un aeroporto militare del Nord Libano sotto gli auspici della Lega Araba e, segnatamente, dell'Arabia Saudita. Aoun aveva ignorato l'elezione, definendo Moawad un «tirapiedi dei siriani» perché Damasco ne aveva appoggiato la candidatura, e anche durante le settimane successive si era mostrato sprezzante verso il rivale, rifiutando di cedergli il palazzo di Baadba. Già poche ore prima dell'insediamento, un'auto-bomba aveva provocato due morti a Beirut. Ora la strage. Al presidente è probabilmente costato la vita il discorso pronunciato martedì sera alla tv libanese, il primo: «Attueremo il piano stabilito per salvare il Libano — aveva detto — qualunque sacrificio od ostacolo comporti». (e. st.)

Luoghi citati: Arabia Saudita, Beirut, Damasco, Libano