Battaglia: sì al polo, ma targato Ina

Ambrosiano Ambrosiano Ieri consiglio Il Crédit tratta MILANO. Mancavano Baratta, i rappresentanti della Popolare di Milano e Dino Marchiorello. Ma al consiglio del Banco Ambrosiano c'era ieri invece il presidente di Gemina, Giampiero Pesenti. Si è discusso di ordinari;-, srnministazione e dell'opportunità o meno di aspettare il decreto Amato prima di dare il via alla fusione con la Cattolica. Sempre ieri, Tonti vicine al Crédit Agricole nanno confermato che proseguono i colloqui con la Popolare di Milano per trovare un accordo. Il Crédit ri¬ marrebbe proprietario dei 283 miliardi e la Popolare dei titoli Ambrosiano, ma la banca francese risulterebbe beneficiaria dei diritti di voto e dei dividendi delle azioni Nuovo Banco, mentre la Popolare godrebbe della rendita relativa ai 283 miliardi. L'intesa, comunque, non è stata ancora raggiunta. Intanto l'ammistratore delegato delle Generali, Alfonso Desiata, alla domanda sui rapporti tra banche e assicurazioni, ha risposto «Collaboreremo con le banche, e noi con loro, ma questo solo per far arrivare alla clientela prodotti migliori a prezzi più bassi». Anche il presidente delle Generali, Enrico Rondone è cauto suU'Ambroveneto. «Non ne so niente dal giorno in cui il sindacato ha deciso che il diritto di prelazione poteva essere esercitato dal Crédit Agricole».

Persone citate: Alfonso Desiata, Dino Marchiorello, Enrico Rondone, Giampiero Pesenti, Tonti

Luoghi citati: Milano