Sul giornale: cerco docenti

Sul giornale: cerco docenti Esaurito l'elenco del Provveditorato, un posto restava scoperto Sul giornale: cerco docenti Preside assume supplenti con gli annunci VENEZIA. «A. A. A. si cercano insegnanti di slettronica per incarico annuale. Assicurata retribuzione estiva». Questo annuncio è stato pubblicato su un giornale dal preside dell'Ite «Volterra» di San Dona, Paolo Tuppo. Tre giorni consecutivi nella rubrica più letta del giornale, e subito i posti vacanti in organico sono stati riempiti. «Cosa dovevo fare — dice il preside — lasciare per un anno intero gli studenti senza un docente fondamentale per il loro corso di studi, visto che al Provveditorato hanno esaurito le graduatorie?». Certo, le graduatorie dei professori di ruolo e dei supplenti annuali sono esangui. Al contrario di quel che si sarebbe potuto credere, c'è un deficit di forza-lavoro, tranne che per le materie umanistiche, storicamente sovraffollate. Per questo si aprono spazi di mercato a laureati o laureandi che — in teoria — dovrebbero offrire ancora minori garanzie, almeno dal punto di vista dell'esperienza, dal momento che neppure figurano in una graduatoria del Provveditorato. Sempre che le classifiche stilate dagli organi ufficiali scolastici siano rispondenti alla reale professionalità dei docenti chiamati all'insegnamento. Certo, che i piccoli annunci siano un veicolo rapido per risolvere problemi di ricerca e offerta è un fatto; ma se a utilizzare questo servizio improvvisamente compare una scuola, vuol dire che qualcosa non funziona nella Pubblica Istruzione. E che occorre, dunque, rivolgersi al mercato per superare il gap delle lentezze burocratiche dei ministeri e delle loro ramificazioni. Il preside Tuppo ha, insomma, risòlto con metodi da impresa i suoi problemi: «Grazie a questo escamotage, abbiamo trovato i docenti che cerca¬ vamo. E almeno il buco è stato rattoppato alla meglio. Purtroppo, i meccanismi istituzionali sono quelli che sono: si presenta domanda al Provveditorato e si aspetta la chiamata. Può anche succedere — come quest'anno — che tutti i docenti di una certa materia reperibili sulla piazza abbiano un posto, e che resti da qualche parte una cattedra scoperta. A quel punto, bisogna arrangiarsi». Ieri il Provveditorato era chiuso, per una festa cittadina, e non è stato così possibile sapere quali reazioni abbia avuto il provveditore Maria Rosa Sguerso, che da 10 anni governa l'organo periferico del Ministero. Ma funzionari a lei vicini lasciano intendere che — a volto — bisogna fare di necessità virtù. Del resto, nessuno ha mai vietato i piccoli annunci a un preside. Mario l olio

Persone citate: Maria Rosa Sguerso, Paolo Tuppo

Luoghi citati: Venezia