«Mai partita la famiglia dei misteri»

Il camper Il camper Sono sparite alcune chiavi MILANO. I pochi elementi in più acquisiti in questi giorni nelle indagini sulla scomparsa della famiglia Carretta — il cui camper è stato ritrovato a Milano nella notte del 19 novembre — complicano ulteriormente la situazione. Sono il mazzo di chiavi, i dettagli che vanno emergendo anche dalle deposizioni del barista Sergio Peroni, gli indumenti custoditi nel veicolo. Mancano alcune chiavi dal mazzo che, secondo quanto raccontato dallo stesso Peroni, qualcuno gli consegnò, una sera di settembre. «Le ho trovate vicino al camper qui di fronte, probabilmente il proprietario verrà a chiedere nel bar, le tenga lei», avrebbe detto lo sconosciuto, sui 25 anni. Sono in totale 7. Non ci sono quelle di alcuni sportelli, né del cofano. Chi le ha prese? Perché? Intanto, alla procura della repubblica è stato aperto un fascicolo, «Atti relativi a..», nel quale si comincia a raccogliere tutto quanto può concernere la vicenda dei Carretta, di cui non si hanno più notizie dai primi di agosto, quando lasciarono Parma. I coniugi Giuseppe e Marta partirono il 4 agosto, con il figlio Nicola, che aveva problemi di droga. Del primogenito, Ferdinando — che viene descritto introverso, taciturno — si sa solamente che il giorno 8 si trovava ancora in città. Poi è sparito pure lui. Prima di allontanarsi per una vacanza che doveva durare un mese, i genitori avevano acquistato al supermercato alimentari per 200 mila lire: li avevano stipati in parte nella credenza e in parte nel frigo, presumibilmente per Ferdinando. Ma allora perché an¬ che il giovane lasciò Parma pochi giorni dopo? Gli agenti della mobile parmense sono arrivati a Milano per consultarsi con i loro colleghi e proseguire di concerto indagini che vengono estese ad altre città, tra cui Brindisi e Lecce, dove qualcuno riferisce di avere incontrato e parlato con i coniugi Carretta, che sarebbero sarebbero stati soli, senza figli. E com'è arrivato a Milano il camper? Non è nemmeno escluso che sia stato rubato chissà dove e portato qui. Rintracciare la persona che ha dato le chiavi al barista sarebbe fondamentale; il magistrato Antonio di Pietro ascolterà di nuovo Peroni nei prossimi giorni, può darsi che i suoi ricordi diventino più precisi. Altri interrogativi suscitano gli indumenti intimi trovati nell'abitacolo: pochi, utili per una permanenza di un paio di giorni al massimo. Però i Carretta dovevano rimanere in ferie almeno un mese. E non c'era neppure un vestito. Qualcuno li ha presi, e quando? Il camper stava in via Aretusa da mesi; questo viene confermato da numerosi gestori di negozi che si affacciano su quel tratto di strada. L'abitacolo era in perfetto ordine, pur se molto impolverato (cosa che rende inutile un'eventuale rilevazione di impronte). Ed era aperto: ma nessuno lo ha utilizzato. Ornella Rota . -■ Nicola Carretta

Persone citate: Carretta, Nicola Carretta, Ornella Rota, Sergio Peroni

Luoghi citati: Brindisi, Lecce, Milano, Parma