Adesso Milano non spara più a salve

Adesso Milano non spara più a salve BASKET Il campionato ritrova la Philips, mentre prosegue senza cedimenti la fuga di Ranger e Scavolini Adesso Milano non spara più a salve L'arrivo di Cureton un buon ricostituente anche per Riva Adesso i conti cominciano a tornare anche in casa della Philips. Il debutto della «trottola» Cureton e l'esplosione di Antonello Riva, cannoniere di giornata con 49 punti (ora è vicinissimo ai cecchini stranieri Oscar e Caldwell nella graduatoria generale), hanno riportato un clima di totale distensione in seno alla società campione d'Italia. Per otto partite complete più trentacinque minuti dell'incontro di esordio con la Neutroroberts, quando Marcus Iavaroni si rese protagonista dell'infortunio più veloce del campionato, la Philips ha concesso alle avversarie il vantaggio di giocare con uno straniero in meno. Un lusso che forse in altri tempi avrebbe anche potuto permettersi, non oggi che D'Antoni e Meneghin non riescono più a nascondere le rughe e non c'è più il talento offensivo di Pessina, sacrificato sull'altare dell'acquisto di «Nembo Kid» Riva. Nel frattempo, con qualche scricchiolio e qualche zampata da vecchi marpioni, i guerrieri di Casalini si sono mantenuti nei paraggi dell'alta classifica, ma hanno perso i confronti con Ranger, Vismara ed Enimont; hanno superato i primi turni della Coppa dei Campioni, ma sono usciti di scena presto in Coppa Italia per mano cicli' 1 pifi in, una squadra di serie A2. L'avvento di Cureton dovrebbe riproporci la Philips rocciosa del passato, più dura in difesa e in attacco con i blocchi del nuovo straniero a beneficio del tiro di Antonello Riva. La Philips vecchia maniera e forse l'unica squadra ad avere l'antidoto alla velocità e al gioco in campo aperto tanto caro alle «regine» Ranger e Scavolini, ma l'enigma riguarda la regia: D'Antoni sarà ancora all'altezza del suo passato? Il primo terzo della stagione regolare se ne è andato e adesso ci sono due settimane di tempo per riflettere sui primi responsi: nel frattempo scenderà in campo la Nazionale e si disputerà l'Ali Star Game. Scavolini e Ranger sono andate a gonfie vele rivalutando la scelta del pivot italiano e adottando un tipo di gioco piacevole e spettacolare che però nei play-off non ha mai pagato. Con lo stesso tema tattico sono emerse a sorpresa le Cantine Riunite: una bella rivincita, per ora parziale, per Joe Isaac, l'ex allenatore della Ranger, e per la società reggiana che ha fatto parlare di sé in termini lusinghieri dopo le mille polemiche dell'anno scorso legate al tesseramento canturino di Stokes. «Possiamo ancora migliorare — ha detto Isaac — ma non ci dimentichiamo che il nostro vero obbiettivo è la permanenza in serie Al». Non ha affatto convinto invece la Phonola: quando si inceppa Oscar ed in generale quando il tiro da tre punti la tradisce, la squadra casertana si blocca. Marcelletti aveva giurato che il periodo di rodaggio era già finito, poi la Phonola è incappata in due gravi sconfitte, in casa con la Scavolini e domenica scorsa a Bologna con la Knorr. E' fin troppo scontato che se la squadra casertana non i dovesse vincere qualcosa, nella prossima estate ci sarà una «rivoluzione tecnica», per usare Is definizione adottata da Giancarlo Sacco, l'allenatore della Ranger. E' sempre in affanno la Benetton, più vicina alla serie A2 che non a quelle po-.izioni preventivate per una squadra che era stata tra le più brillanti protagoniste della scorsa stagione. Poco lontano dal fondo c'è II Messaggero: chi conosce Bianchini aspetta a catalogare i romani tra le delusioni stagionali, ma è altrettanto vero che la carenza di peso sotto canestro potrebbe rivelarsi un handicap insuperabile per le ambizioni ca pitoline. Diamo infine uno sguardo in serie A2, dove si sono già registrati due cambi in panchina (a Rimini e a Gorizia): neppure l'Ipifim di Dawkins, Kopicki e Morandotti è ancora riuscita a fare selezione; i pareri continuano ad essere discordi se questo livellamento sia verso l'alto o verso il basso. Renato Botto Antonello Riva, domenica 49 punti

Luoghi citati: Bologna, Gorizia, Italia, Milano, Rimini