Baggio fa gol anche al lunedì di Franco Badolato

Baggio fa gal anche al lunedì Il nuovo re dei bomber, in attesa della Dinamo Kiev, spara a raffica su tutto Baggio fa gal anche al lunedì «Il Milan? Ho firmato l'altro giorno per 4 anni: gioco a Perugia poi vado a far le visite mediche» «Niente Nazionale perché segno solo ai deboli? Sì, Juve, Napoli e Milan valgono proprio poco» FIRENZE DAL NOSTRO INVIATO Nel giorno in cui Giorgi festeggia il 49° compleanno offrendo champagne anche ai cronisti contro cui urlò un mese fa. Baggio «gira» a modo suo il film dei suoi 8 gol, della rivincita contro chi, Vicini in testa, non lo crede all'altezza di certi compiti. Tanti gli argomenti in discussione: dal contratto alla classifica cannonieri, dalla Fiorentina alla Nazionale. E per tutti Baggio sa trovare l'intonazione giusta, senza esagerare ma senza tirarsi indietro quando è il caso di far sentire la sua voce, di non perdere l'occasione per sorridere delle malignità altrui. Dicono che venerdì Baggio si sia incontrato col procuratore Caliendo e con Galliani, amministratore delegato Milan, in un noto ristoiante di Modena. Ammesso e non concesso che tutto può starci, anche che Baggio prenda tutti in giro e che la storia dcU'automulta sia il miglior modo per evitare indagini sul suo ritardo all'allenamento di quel venerdì, ci sembra strano che certi tipi di contratti si firmino in un luogo pubblico, in compagnia della moglie. La villa di Arcore per Baggio non ha mai i cancelli sprangati. «Sì - - scherza il giocatore — venerdì con me e Galliani c'erano Caliendo, Krausz e Ramaccioni, nonché Berlusconi impegnato a parcheggiare l'elicottero. Ho firmato per quattro anni, gioco a Perugia in Coppa e giovedì salgo a Milano per le visite mediche». E poi: «Ero a pranzo con Caliendo, come previsto». Allora firmerà con la Fiorentina il rinnovo del contratto? «C'è tempo, Caliendo farà tutto. Prima di Natale? Fino al '91 tutto è possibile, non è detto che anche quest'anno debba anticipare entro Natale». Comunque i Pomello stanno facendo di tutto per tenerla? «Ah sì, magari pagandomi la multa da un milione per il ritardo... Scherzi a parte il conte ha sempre creduto in me, mi aveva anche comprato la canna per andare a pescare, a Pescara». Sia serio, parliamo della clas¬ sifica cannonieri. Le interessa? «No, non è l'obiettivo per me, ci sono tanti altri più attrezzati per vincerla. Chi? Che so, Magnocavallo, Cardio...». Parliamo di bomber veri. «Schillaci, Vialli, Klinsmann e Van Basten hanno qualcosa in più. Sì è vero che tiro rigori e punizioni, ma su queste ultime ci becco poco quest'anno». C'è poi, non poteva mancare, una domanda sbagliata: Vicini dice che lei segna solo con le squadre deboli, ha sempre sostenuto che può impiegarla in Nazionale solo in certe circostanze, vedi Algeria piuttosto che Inghilterra. Baggio replica indirettamente: «Infatti a Juve, Napoli e Milan i gol non li ho mai segnati, vero?». Ma a Vicini cosa risponde? «Nulla, lo volete capire che | non mi importa adesso della Nazionale, penso solo alla Fiorentina, alla Dinamo?». Che risultato serve con i sovietici? Chi teme di loro? Serio: «Ci servono due gol, ma uno può bastare se non ne prendiamo». Ilare: «Protassov». Ma non gioca, è squalificato. «Allora Zavarov. Insomma, che ne so, hanno tutti nomi strani. Però questi sono tra i più forti del mondo, sono una Nazionale, appunto» Forse Baggio non si sente all'altezza di cotanti avversari? Eppure i tre gol all'Ascoli dovrebbero aver spaventato Lobanowski. Quale il più bello? «Senz'altro il primo, era difficile segnare di controbalzo». E la Fiorentina può reinserirsi nel giro Uefa? «Penso di sì anche se sarà difficile, abbiamo perso troppi punti importanti soprattutto in casa: la classifica parla da sola. Ma qualcosa sta cambiando». Infatti perfino Dertycia ha segnato, il giorno dopo una telefonata di Bilardo che lo rassicurava sulla partecipazione ai Mondiali. A Giorgi ora non rimane altro che ridare tono a Kubik che potrebbe giocare l'intero incontro con la Dinamo al posto di Iachini, sul cui impiego rimane incertezza. Franco Badolato Il re e il SUO scudiero. Baggio abbraccia Dertyoa. che ha rotto il digiuno