CHE DICKENS

CHE DICKENS! CHE DICKENS! 77 caso Edwin Drood risolto da F Se L BISOGNA entrare l'atrio per apprendere, da un pannello montato su cavalletto, quale convegno s'aprirà qui oggi: COMPLETENESS IS ALL. An International Forum on the Completion of Unfinished or Fragmentary Works in Music and Literature. Schubert: Sinfonie n. 8. Bach: Die Kunst der Fuge. Puccini: Turandot. Livy: Ab Urbe condita. Poe: The Narrative ofA. G. Pym. Dickens: The Mystery ofE. Drood. Il pannello in italiano non è ancora pronto, ci informano in portineria, ma per fortuna quest'inglese si lascia facilmente tradurre: «La completezza è tutto. Dibattito internazionale sul completamento di opere incompiute o frammentarie in musica e letteratura». Quanto alle sei opere citate — a cominciare dalla Sinfonia n. 8 in si minore («L'Incompiuta») di Schubert — sono evidentemente quelle di cui si dovrà discutere e progettare il completamento. Tanto L'Arte della Fuga che la Turandot e II mistero di F.dwin Drood infatti rimasero interrotti per la morte degli autori; mentre Poe, forse atterrito dal fantasma che si erge di colpo alla fine del capitolo 23, troncò egli stesso sul più bello la Narrazione di Arthur Gordon Pym di Nantucket. Dei sei, il solo Tito Livio portò felicemente a termine il suo monumentale lavoro, di cui però non ci rimangono che LXV libri su CXLII. Si capisce che i promotori del convegno abbiano pensato di porre rimedio all'incresciosa situazione. Ma come sperano di riuscirci? (...) Dietro il convegno ci sono uomini metodicissimi e organizzatissimi, veri maestri della progettazione, programmazione e realizzazione di qualsiasi cosa. Sono stati loro a prenotare per una settimana l'intero Urbis et Orbis (quattrocento stanze, categoria semilusso), attirandovi specialisti di ogni tempo e paese con irresistibili gettoni di presenza. Sono loro che pagano. Sono loro gli sponsor. Questa parola non mancherà di aprire gli occhi al lettore più distratto, in questo contesto. Sì, si tratta proprio di giapponesi. Nessun altro avrebbe potuto concepire un così audace, ambizioso programma di «restauri integrativi». D'altra parte nessuno regala niente per niente, si sa, e saranno loro a riscuotere per cinquantanni le royalties delle opere integrate. Ma il beneficio immediato su cui contano è senza dubbio «d'immagine», come si suol dire, raffinatamente moltiplicato dil fatto che le due società coinvolte nell'ardita joint- venture sono per loro natura dedite alla completezza: una domina infatti il mercato mondiale dei ricambi automobilistici, l'altra produce senza un attimo di sosta componenti elettroniche. Nella folla cosmopolita che gremisce l'atrio dell'U&O abbiamo perso di vista i nostri tre ombrelli. Ma ora li ritroviamo, naturalmente chiusi, mentre seguono le frecce che di arcata in pilastro conducono al bar della loro particolare sezione. L'inaugurazione generale del convegno è prevista tra mezz'ora, e avranno il tempo di ristorarsi con un cappuccino dopo tanta umidità. Eccoli entrare nel locale in penombra dove aleggia una felpata musica di fondo e dove, al banco e ai tavolini, siedono molti altri esperti del loro ramo. E' la prima volta che si trovano insieme ma si conoscono tutti, come in gran parte li conosce il lettore appassionato di storie indiziarie. Notando che i colleghi l'hanno già fatto, Ombrello nero e Om¬ brello grigio cavano di tasca la loro targhetta di riconoscimento e se l'appuntano sul risvolto della giacca: «H. Poirot» e «Capt. Hastings», mentre Ombrello stinto si appunta la sua sulla tonaca: «Father Brown». Stanno poi sorbendo i loro cappuccini quando un uomo alto, ben riconoscibile dal mantello a larghe pieghe e dal singolare berretto, viene a esaminare le loro taighette con una grossa lente. — Permettete? Holmes — dice presentando anche il suo compagno, sul risvolto del quale si legge: «Dr. Watson». Sì, lettore! L'intraprendenza e la genialità dell'industria giapponese è riuscita a metterli insieme tutti, o quasi, i famosi specialisti dell'indagine, i maghi dell'intuizione e della deduzione, i signori della coincidenza strana, dell'omissione sospetta, i supremi decifratori di enigmi! Tra le coppie più affermate, oltre alle due che abbiamo appena individuato, ecco a quel tavolino laggiù Auguste Dupin, capo¬ stipite dei private eyes, col suo inseparabile quanto anonimo accompagnatore; ecco, nel vano di quella finestra, il Dr. Thorndyke col collega Astley e Nero Wolfe col suo segretario Goodwin, mentre al banco, doppio bourbon in mano, spiccano Phil Marlowe e Lew Archer. Quanto ai detectives isolati e agl'investigatori occasionali come Padre Brown, ce ne sono troppi per elencarli adesso. Non mancano d'altra parte i rappresentanti delle polizie ufficiali, con predominio com'è ovvio di Scotland Yard, ma senza esclusione della parigina Préfecture de Police e neppure, lusinghieramente, di qualche nostra Questura. Nel quadro del convegno tutti costoro (compreso, a quanto pare, un colonnello dei CC arrivato in questo momento) formano il cosiddetto «gruppo di lavoro Drood». Toccherà- a loro sbrogliare l'oscurissimo caso. Carlo Frutterò Franco Lucentini Sta per uscire, da Einaudi «Ixi verità sul caso D.», firmata Dickens. Frutterò & Ijieentiiii. La più celebre, coppia del iridila italiana si è misurala eoa «Il mistero di Edwin Drood», il romanzo incompiuto del narratore inglese: ai capitali di Dickens si alternano le pagine di F&L, che hanno immaginato una convention dei più grandi deteclives letterari per dare una soluzione al caso. Anticipiamo atti un brano dal primo capitola. CHE DICK77 caso Edwirisolto da F BISOGNA entrare l'atrio per apprendere, da un pannello montato su cavalletto, quale convegno s'aprirà qui oggi: COMPLETENESS IS ALL. An International Forum on the Completion of Unfinished or Fragmentary Works in Music and Literature. Schubert: Sinfonie n. 8. Bach: Die Kunst der Fuge. Puccini: Turandot. Livy: Ab Urbe condita. Poe: The Narrative ofA. G. Pym. Dickens: The Mystery ofE. Drood. Il pannello in italiano non è ancora pronto, ci informano in portineria, ma per fortuna quest'inglese si lascia facilmente tradurre: «La completezza è tutto. Dibattito internazionale sul completamento di opere incompiute o frammentarie in musica e letteratura». Quanto alle sei opere citate — a cominciare dalla Sinfonia n. 8 in si minore («L'Incompiuta») di Schubert — sono evidentemente quelle di cui si dovrà discutere e progettare il completamento. Tanto L'Arte della Fuga che la Turandot e II mistero di F.dwin Drood infatti rimasero interrotti per la morte degli autori; mentre Poe, forse atterrito dal fantasma che si erge di colpo alla fine del capitolo 23, troncò egli stesso sul più bello la Narrazione di Arthur Gordon Pym di Nantucket. Dei sei, il solo Tito Livio portò felicemente a termine il suo monumentale lavoro, di cui però non ci rimangono che LXV libri su CXLII. Si capisce che i promotori del convegno abbiano pensato di porre rimedio all'incresciosa situazione. Ma come sperano di riuscirci? () sddDA CENSI CERC// disegno della prima copertina venne eseguito da ( 'har/es Collins (/'rateilo di II i/kie, l'autore de «La pietra di luna») che aveva sposato la figlia di Dickens. Ma Collins era malato e dovette abbandonare. (Hi subentrò al quarto fascicolo (ed è la copertina che qui riproduciamo) Euke Eifdes w | E indagini su «Il di Edwin Drood» rono subito, il 10 i i 1870. Il giorno ■^1 Charles Dickens eto e il racconto, completaquasi alla sesta ddici puntate prevera così spezzatointrigo aperto, psoluzione. Sarebventato un caso rio, un «cruciverbziario». Perfino ilSir Conan Doyledi Sherlock Hpartecipò alla con sedute spchiedeva all'altrodo chi ha ucciso EMa è morto daChi è Datchery, qsterioso individgallato nella storla sparizione di DNella griglia lin bianco dallchiunque potevavere una sua sole ci provarono tandò fino a interi disegni eseguiticopertine (due) deme: c'era un manio alla conclusiquel tralcio di rosaliva da una scena di confront // disegno della prima copertina venne eseguito da ( 'har/es Collins (/'rateilo di II i/kie, l'autore de «La pietra di luna») che aveva sposato la figlia di Dickens. Ma Collins era malato e dovette abbandonare. (Hi subentrò al quarto fascicolo (ed è la copertina che qui riproduciamo) Euke Eifdes

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