GARA ITALIA, SEI COSI'

GARA ITALIA, SEI COSI' GARA ITALIA, SEI COSI' Touring e Cnr riscoprono il Bel Paese in un atlante tematico CMILANO OSI' è l'Italia, se vi pare. Mari e venti, gente e dialetti, animali e piante, industria e inquinamento. Per rappresentarla ci sono volute 126 tavole (oltre 600 cartine precedute da brevi testi), cento specialisti e ricercatori, una cinquantina di cartografi. Il risultato di nove anni di lavoro? Un monumento di immagini e simboli, una suitima che piacerebbe a un antico alchimista proteso nel catalogare l'universo: l'Atlante tematico d'Italia, realizzato dal Touring Club e dal Consiglio nazionale delle ricerche. Un Paese mobile Sono quattro volumi, il primo esce.in novembre (prezzo 395 mila lire), gli altri seguono uno all'anno. E non è solo l'immagine di un Paese immobile, vengono fuori in qualche modo anche il passato e il futuro. Perfino Roberto Melis, studioso pacato, direttore cartografico del Touring, abituato a imbrigliare in una carta mari e venti, tradisce fremiti di soddisfazione. Dice: «L'opera non si rivolge solo agli specialisti, ma a un pubblico più vasto possibile, pur nel rigore scientifico. Sono sfruttati al meglio i mezzi della cartografìa: accuratezza grafica, precisione, facilità di lettura, simbologie evocative. C'è una linea grafica che percorre tutto l'atlante: compresa la leggenda di una tavola, si possono facilmente interpretare le altre con temi completamente diversi». Melis sorseggia l'ennesimo caffè, carica la pipa, aggiunge: «E' un atlante dinamico. Contiene i precedenti, l'attualità, le proiezioni». Esempi del passato? «Come si è formato il Mediterraneo, l'Italia e le epoche geologiche». Sguardi nel futuro? «Dalla popolazione postunitaria alle ipotesi di sviluppo nel Duemila». Di atlanti tematici d'Italia ce n'è già stato uno, nel 1940, più modesto, e «mostrava l'ottica di quei tempi»; ormai è un pezzo da museo. L'opera attuale si divide in quattro grandi sezioni (elementi fisico-ambientali, popolazione e insediamenti, risorse e attività economiche, patrimonio culturale e ambiente), ma ognuna si apre come una scatola cinese in una miriade di temi, in una cascata di informazioni. Per i mari è possibile conoscere la velocità delle correnti, le percentuali di salinità, le temperature superficiali. E quanto soffiano i venti in media nei vari periodi dell'anno — al Plateau Rosa o a Catania, a Capo Palinuro o a Fiumicino — lo indica una danza di segni su tavole multicolori. Trasformazioni della superficie terrestre? Ecco un «episo- dio» quasi impercettibile racchiuso in un tempo breve: dal 1897 al 1957 l'area compresa nel triangolo Vercelli-AstiAlessandria si è sollevata fino a 250 millimetri mentre la zona del delta del Po si è abbassata di 450 millimetri. Il lavoro femminile? Nel 1984 oltre il 50 per cento delle donne occupate figura nel settore terziario. Il 2001? Si prevede, in base alle attuali tendenze demografiche, che ci sarà una persona improduttiva ogni due potenzialmente produttive. Poi c'è la piramide delle vita che si allarga sempre di più in cima per la longevità: oltre gli ottant'anni spadroneggiano le donne. E cosi via. Le carte tematiche ci accompagnano in un viaggio attraverso i fenomeni, l'uomo e l'ambiente. Una curiosità? La maggior concentrazione di piante esotiche è nelle grandi città, in particolare Milano: un fatto di costume, più che di botanica. E ci si può anche avventurare nella cosiddetta «lettura incrociata». Perché esistono forti insediamenti dove il suolo non è adatto? Perché si coltiva un certo prodotto se li la terra non è favorevole? Melis rivendica al cartografo un'olimpica serenità, una «trattazione oggettiva». «Noi segnaliamo i fenomeni, non diamo giudizi. Il lettore che consulta l'atlante fa le sue scoperte, ricava le sue convinzioni...». Si può seguire la popolazione distribuita in circa 100 mila «centri», le macchie sulla carta indicano dove si addensa di più: una nebulosa gravita intorno a Milano, una fascia percorre la Via Emilia, risaltano zone del Friuli popolate come la Brian za. L'invasione dei cinghiali Si esplora anche l'Italia del linguaggio. Ecco le aree dialettali, le «isole alloglotte» dove si parla albanese, croato, tedesco, franco-provenzale; ecco i «toponimi», i nomi dei luoghi con origine greca, etnisca, araba. Oppure si va alla scoperta degli animali che popolano la travagliata penisola e si apprende che tra le specie della nostra fauna gli insetti rappresentano l'8'l per cento e i vertebrati solo 1' 1,3 per cento.. La tavola dal titolo «Zoogeografia» è prodiga di informazioni. Ci dice dov'era il lupo nel 1900 e dove lo si trova (assai più raramente) oggi; ci svela come dal 1959 il cinghiale si sia sempre più diffuso: ci sono state anche infiltrazioni dalla Francia e dalla Jugoslavia. E ancora: la sorte del fagiano di monte o della tortora dal collare orientale. La vegetazione? Qui c'è perfino la carta del possibile: come sarebbe la flora nel territorio italiano se l'uomo non fosse intervenuto in millenni di storia. La pianura padana, natural¬ mente, sarebbe coperta da una foresta di latifoglie. Attraverso simboli e tonalità diverse affiora un triste fenomeno dei nostri tempi: l'inquinamento. Precisa Melis: «Nel secondo volume alcune carte rappresentano le alterazioni dell'ambiente: non riguardano solo l'aria e l'acqua, ma anche la quiete, cioè il fastidio dei rumori». E la descrizione del patrimonio storico-ambientale? «Questa parte avrà una scala maggiore, rapportata al milionesimo. Vi compaiono coste, ghiacciai, orridi e cascate. E poi i siti archeologici, le aree protette, i centri urbani con valori storico-artistici. Perfino ville, castelli, rocche isolate. Un dettaglio? Sono segnalate le torri costiere di avvistamento contro i Saraceni». Tra le novità: la «geografia del benessere», ossia la ricerca di «classi di aree», una hit-parade dei luoghi dove si sta meglio tenendo conto di reddito, occupazione, servizi, inquinamento e altre condizioni. E ancora: la «geografia della percezione», un'inchiesta su come gli individui percepiscono il territorio. Dove vorrebbero fare i turisti, dove preferirebbero abitare. Nelle scelte di vita immaginaria sembra prevalere la città medio-piccola. Non manca, infine, l'occhio del satellite che da 900 chilometri di altezza abbraccia l'intero stivale, controlla chiazze e alghe, annuncia il futuro. Un atlante ricco di sorprese, duttile, riflessivo. Sarà fatalmente superato? Nuove tavole potranno aggiornarlo: aggiungendo, ad esempio, i dati sulla popolazione del prossimo censimento del 1991. Il resto è movimento. Ammette il cartografo: «La realtà è così complessa che sarebbe sciocco pensare di poterla rinchiudere tutta in una gabbia di simboli. Ma riusciamo a cogliere molto: un'Italia problematica, dunque viva». Ernesto Gagliano m A 'area del golfo di Napoli con l'mcida e Ischia vista dal satellite. Il primo volume dell'atlante tematico realizzato dal Touring ( lub e dal Consiglio nazionale delle rirercfie esce entro novembre. ir una radiografia dell'Italia nei suoi diversi aspetti: ambiente, popolazione, industria, agricoltura, patrimonio artistico. Contiene anche le carte dell'inquinamento

Persone citate: Ernesto Gagliano, Melis, Roberto Melis, Saraceni