Una notte con i 7 cortigiani di Belzebù

Una notte con i 7 cortigiani di Belzebù Un occultista spiega le misteriose scritte sulla tomba profanata nel cimitero di Mathi Canavese Una notte con i 7 cortigiani di Belzebù Stretto riserbo dei carabinieri sugli sviluppi dell'inchiesta «Silcard», «Frimost», «Becard», «Guland», «Umos», «Belial», «Lucifer». Le indagini dei carabinieri sul mistero della salma profanata e delle parole «magiche» trovate intorno al coperchio (rimosso) della bara di Giuseppe Beltrandi, a Mathi Canavese, proseguono con grande riserbo. Nella zona non si era mai avuta notizia di gente dedita a rituali esoterici di questo tipo. Ma, dal genere di «liturgia» compiuta, non sembra esistano dubbi sulla realtà della «messa nera». E' una «liturgia» complessa, derivata da un libro che fa supporre il coinvolgimento di personaggi in confidenza con il linguaggio esoterico e ai quali Beltrandi poteva essere in qualche modo legato. Tra gli «esperti» di esoterismo consultati, Claudio Marchiaro — oggi uno dei maggiori demonologi torinesi — propone una spiegazione. «Quei nomi — dice l'occultista ■— si riferiscono a demoni presenti nel "Grimorio di Papa Onorio", considerato un testo fondamentale, neppure tanto raro, per le evocazioni diaboliche». Della «notte con il diavolo» nella cripta di Mathi, Marchiaro dice: «E' un gruppo che fa magia nera, ma le sue finalità sono per ora incomprensibili. Un vero rituale satanico comporta l'uccisione di qualcosa di vivo; invece, l'uso di un cadavere è una sorta di "ripiego"». Quali poteri avrebbero — per chi ci crede — i demoni evocati sere fa attraverso la scrittura di Papa Onorio? Risponde Marchiaro: «Nel dettaglio e, appunto, per chi ci crede, Silcard dona la ricchezza e si evoca fra le 3 e le 4 di notte. Frimost concede onori e successi e va chiamato fra le 21 e le 22. Becard fa ottenere il dominio e la potenza sui concorrenti: va invocato fra l'undicesima e la dodicesima ora nella notte di venerdì. Guland, poi, dà la soddisfazione immediata di qualsiasi desiderio». E ancora: «Umos (il nome non esiste sul Grimorio, dove però, mancando Astaroth, dovrebbe riferirsi a quest'ultimo) dà potere sulle donne e deve essere nominato fra le 22 e le 23. Di Belial, che non è un altro nome di Satana, ma un'entità a sé adorata a Sidone, si dice che venne creato subito dopo Lucifero e che fu uno dei promotori della rivolta contro Dio: ci si rivolge a lui per ottenere poteri magici. Lucifero infine, da evocare di lunedì fra le 23 e le 24, è lo spirito che presiede le messe nere». Precisa l'esperto: «Il fatto che queste entità siano sette e che debbano essere invocate, ognuna, nel proprio giorno fa ritenere che il rito sia continuato per più notti, in luoghi diversi». Non si tratterebbe, quindi, di una vendetta degli zingari, né, tanto meno, di un macabro rituale orgiastico? «Esatto — conclude l'occultista —. Inoltre, le pratiche sessuali che si svolgerebbero durante le messe nere sono fantasie che risalgono al Medioevo, quando le donne, accusate di stregoneria, confessavano sotto tortura, tutto ciò che l'inquisitore desiderava». [iv. bar.] La tomba profanata nel cimitero di Mathi

Persone citate: Beltrandi, Claudio Marchiaro, Giuseppe Beltrandi, Marchiaro, Papa Onorio

Luoghi citati: Mathi