Guerra in tribunale fra ispettori di igiene di Cosimo Mancini

Guerra in tribunale fra ispettori di igiene Usi e Comune hanno analoghi servizi sanitari Guerra in tribunale fra ispettori di igiene Ispettori dell'usi ed ispettori dell'assessore alla sanità Giuseppe Bracco si fronteggiano nelle aule del Tribunale amministrativo regionale. Tra qualche giorno i giudici dovranno decidere se le due fazioni possono coesistere o se una delle due è di troppo. A sollecitare l'intervento della magistratura sono stati i dipendenti dell'usi: 48 ispettori del servizio veterinario e 110 del servizio di igiene pubblica. Si sono costituiti in giudizio tramite le rispettive rappresentanze di categoria: il sindacato italiano dei veterinari di medicina pubblica e l'Unione nazionale degli ispettori di igiene. In nome delle due organizzazioni sindacali l'avvocato Sebastiano Zuccarello ha chiesto al tribunale amministrativo l'annullamento della delibera con cui il Consiglio comunale ha istituito un «Nucleo operativo di pronto intervento in materia igienico sanitaria» con compiti di coordinamento «in materia di igiene pubblica, veterinaria e ambientale, nel pieno rispetto dell'autonomia dei competenti servizi dell'Usi». Nel ricorso presentato al tribunale dall'avvocato Zuccarello, si legge che l'autorità sanitaria locale è il sindaco che opera attraverso gli organi tecnici delle usi «non essendo concepibile che, per 1,'esercizio delle attività in questione, il Comune sia tenuto a fornirsi di un proprio apparato tecnico sanità- no». Gli ispettori invocano anche la legge regionale n. 30 del 29 ottobre 1982 che ha messo ordine nelle funzioni amministrative in materia di igiene e sanità pubblica, compresi i controlli sull'inquinamento e la vigilanza sulle farmacie. La legge regionale specifica che tutto ciò che non è espressamente attribuito alle Regioni, è di competenza delle Unità sanitarie locali che sono qualificate come organi tecnici degli enti locali. Nel ricorso presentato dall'avvocato Zuccarello, gli ispettori sottolineano anche il fatto che nessuno dei funzionari che compongono il Nucleo operativo di pronto intervento è laureato in medicina veterinaria né ha svolto in precedenza attività nel settore dell'igiene veterinaria. Si tratta di due ragionieri e tre periti industriali che, secondo i veterinari del Comune, eserciterebbero abusivamente la professione medica. Ai cinque funzionari è stata anche riconosciuta la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria, al di fuori della polizia municipale che dovrebbe essere l'unico servizio servizio di cui il Comune può disporre. Al di là di queste valutazioni di carattere giuridico rimane un interrogativo più generale: che bisogno ha il Comune di creare un proprio nucleo di ispettori di igiene, quando già esercita il controllo sulle Unità sanitarie locali attraverso i presidenti dei comitati di gestione che sono tutti di nomina politica? C'è da pensare che il consiglio comunale abbia sentito la necessità di istituire un nucleo alle dirette dipendenze dell'assessore alla sanità perché le usi non sono totalmente controllabili. Oppure l'esistenza di due organismi paralleli che vigilano sulla sanità dei cibi e sull'inquinamento ambientale servono a garantirci su una migliore qualità della nostra vita? Cosimo Mancini Giuseppe Bracco

Persone citate: Giuseppe Bracco, Sebastiano Zuccarello

Luoghi citati: Zuccarello