Il giorno più lungo di Occhetto di Pietro Ingrao

Il giorno più lungo di Occhetto Il segretario comunista affronta stamane un diffìcile Comitato centrale Il giorno più lungo di Occhetto Sul cambio del nome sarà scontro con Ingrao ROMA. Il giorno più lungo della carriera politica di Achille Cicchetto è arrivato. Oggi il segretario comunista affronta la grande platea del Comitato centrale portando sulle spalle un gigantesco peso. Nella storia del pei, forse, solo le scelte che portarono alla scissione di Livorno, eravamo nel 1921, hanno avuto importanza paragonabile alle decisioni che dovranno uscire oggi dal palazzo di via delle Botteghe Oscure. A 68 anni d'età (anzi quasi 69 perché la scissione socialista e la nascita del pei avvennero nel gennaio del '21) cambiare identità, anche per soggetti longevi come sono i partiti, è senza dubbio operazione traumatica, destinata a lasciare sul campo vincitori e vinti. Il rischio nato co", l'annuncio di Occhetto: «Cambieremo nome al pei», inutile dirlo, è che il Comitato centrale (quasi quattrocento persone in rappresentanza di oltre un milione d'iscritti) si spacchi in profondità tra favorevoli e contrari a gettare alle ortiche nome e simbolo. Pesa, insomma, sul pei di questi giorni il pericolo della «sindrome greca». E' la possibilità che il secondo partito italiano si avviti in una divisione ad alto rischio di scissione tra co¬ loro che, con in testa il segretario, ritengono ormai politicamente inutilizzabile, perché travolto dagli avvenimenti all'Est, l'aggettivo «comunista» e quanti, invece, difendono il nome pei, convinti che l'originalità nazionale del partito di To¬ gliatti e Berlinguer lo metta al riparo dalla disfatta del socialismo reale. Potrebbero, quindi, come già è successo ad Atene, venire alla luce due partiti comunisti, uno «esterno» e l'altro «interno»? Solo oggi sapremo quali e quanti consensi, oltre a quelli scontati dei dirigenti quarantenni (i D'Alema, i Fassino, i Bassolino chiamati da Occhetto ad occupare poltrone di prestigio a Botteghe Oscure), accompagneranno l'ufficializzazione della proposta di cambiare nome. E solo oggi conosceremo anche il perché e i motivi del «no» di Pietro Ingrao. L'annunciato scontro fra Occhetto e Ingrao, intanto, ha già fatto una prima vittima. Armando Cossutta, il campione dell'ortodossia, non è riuscito ad ingrandire le file dei suoi seguaci neppure in un momento che avrebbe po- Gianni Pintus CONTINUA A PAGINA 2 3* COLONNA Il segretario del pei Achille Occhetto e Pietro Ingrao

Luoghi citati: Atene, Livorno, Roma