Salvador,Chiesa forse mediatrice

Salvador, Chiesa forse mediatrice Cristiani ammette: strage dei militari Salvador, Chiesa forse mediatrice SAN SALVADOR. Il governo del Salvador ha affermato ieri di essere disposto ad accettare la mediazione della Chiesa cattolica per un cessate-il-fuoco, purché concordato con la partecipazione anche del segretario generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa), il brasiliano Joao Baena Soares, giunto in serata nel Paese. L'arcivescovo monsignor Arturo Rivera y Damas, da parte sua, in una conferenza stampa dopo la messa celebrata in Cattedrale, ha detto di aver parlato sabato per oltre due ore con il presidente Alfredo Cristiani e che questi ha manifestato la disponibilità dell'esecutivo a discutere non solo la forma per arrivare alla sospensione del conflitto, ma anche la possibilità della ripresa del dialogo con il «Farabundo Marti». Al tempo stesso tuttavia, ed in modo contraddittorio, un esponente del governo, il ministro della Giustizia, Mauricio Eduardo Colorado, ha accusato i vescovi cattolici di fomentare la violenza e ha chiesto ufficialmente al Pontefice di ordinarne il ritiro dal territorio salvadoregno. In una lettera a Giovanni Paolo II, il ministro afferma che i vescovi debbono abbandonare il Paese per il loro bene e che alcuni di loro hanno attivamente contribuito a innescare «le ultime azioni ribelli». Infine lo stesso presidente Alfredo Cristiani, rispondendo a domande di giornalisti, non ha escluso la possibilità che siano stati dei militari a uccidere i sei gesuiti e le due donne massacrati giovedì scorso nella capitale. Intanto i combattimenti che per una settimana hanno sconvolto la capitale sembrano essersi attenuati e migliaia di persone hanno colto l'occasione per abbandonare le loro case e rifugiarsi nelle zone controllate dall'esercito regolare, dove non rischiano di subire bombardamenti. SERVIZIO A PAGINA 4

Persone citate: Alfredo Cristiani, Arturo Rivera, Farabundo Marti, Giovanni Paolo Ii, Joao, Mauricio Eduardo Colorado, Soares

Luoghi citati: San Salvador