Assessore avvisato, mezzo salvato di Luciano Borghesan

Assessore avvisato, mezzo salvato Dondona invitato dal pli e dagli alleati a occuparsi, pur ammalato, della chiusura del centro Assessore avvisato, mezzo salvato Si riunisce la maggioranza, c'è anche il «caso Porcellana» Giuseppe Dondona è costretto a fare l'assessore a tempo pieno nonostante le precarie condizioni di salute, per cui lunedì scorso in Sala rossa il sindaco Magnani Noya aveva comunicato la sua assenza per un mese. Se non assolve ai compiti dell'amministratore pubblico torna sui banchi dei consiglieri. Sollecitato dagli alleati, il pli ha invitato il suo rappresentante a partecipare ai lavori di consiglio comunale, giunta e commissioni. L'«obbedisco» di Dondona è stato comunicato al segretario del pli Formica, che stamane lo ufficializzerà ai colleghi de, pri, psdi e psi, in una riunione di maggioranza. I settori «viabilità e trasporti» sono i più importanti in questo periodo. Provvedimenti per il contenimento del traffico, in particolare in centro, sono richiesti da più parti, per impegni assunti dalla giunta per farlo prima delle elezioni '90, per il referendum in cui la maggioranza dei cittadini si è detta favorevole alla pedonalizzazione di aree e per il potenziamento del mezzo pubblico, per le feste natalizie che richiedono interventi per frenare la corsa degli automobilisti ai posteggi per gli acquisti in via Roma. «Ci dispiace per le condizioni di salute di Dondona — dice il capogruppo psi, Tessore —, ma il pli deve garantire efficienza alla giunta in questo settore —. Lo faccia con Dondona o affidando le deleghe all'altro assessore Re, oppure facendone eleggere un altro del suo partito». Il segretario Formica: «Ho invitato Dondona a presenziare ai lavori in Comune che richiedono la sua presenza. Lui ha dato disponibilità. Con gli alleati, ora, discutiamo sulla proposta dell'assessore. Ci sono opinioni diverse, ma sono personali, non divisioni di partito. Si tratta di trovare un minimo comune accordo politico». La proposta di Dondona, però, solleva solo reazioni. Dopo l'assessore all'urbanistica Marzano, dal psi anche la collega al commercio, Spagnuolo, avanza critiche: «Non si devono fare interventi prima di Natale. Non è tempo di esperimenti quello. Bisogna invece ragionare per una proposta seria, io avevo appoggiato quella della Confesercenti per la pedonalizzazione di zone non solo centrali, l'avevo inviata a Dondona, ma non mi ha mai risposto». Anche la de, che chiede un intervento più ampio sulla città, ha divergenze interne sul come comportarsi per il traffico in centro. I comunisti: «Siamo in balia del più totale scoordinamento I tra assessori, dell'improvvisa¬ zione. Ogni volta si rinvia e si annuncia un piano serio, per non far mai niente». La lista verde ricorda che le 10 mila firme raccolte tra i cittadini chiedevano di chiudere alle auto il quadrilatero compreso tra i corsi Vittorio, Bolzano, Regina Margherita, lungo Po, «Inoltre mancano proposte di potenziamento per il mezzo pubblico, i parcheggi, i vigili, il controllo sull'inquinamento, per la realizzazione del metrò». I repubblicani pensano di più al caso Porcellana-Edil. Pro. Stasera in consiglio comunale si dovranno votare due ordini del giorno: uno, del msi, chiede le dimissioni di tutta la giunta; il secondo, del pei, è una censura nei confronti dell'assessore ai lavori pubblici per il mancato esercizio di vigilanza sull'Edil. Pro. specie per l'affidamento dei lavori. Porcellana ha già risposto che la convenzione prevede un rapporto di fiducia con la concessionaria. La prova contraria potrebbe arrivare dal Consiglio di Stato che si pronuncerà venerdì 17 p. v. Il sindaco ha chiesto di rinviare ogni decisione fino a quella data. Ravaioli (pri) e Cardetti, della sinistra socialista, accetteranno? Il pri ne parla, al suo interno, alle 13; il psi alle 14. Luciano Borghesan Giuseppe Dondona Giovanni Porcellana

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