La Serenissima e i suoi bei libri

La Serenissima e i suoi bei libri Mostra sulle stamperie veneziane La Serenissima e i suoi bei libri VENEZIA. La Venezia indiscussa capitale a livello mondiale delle stamperie rivive da ieri e fino al 30 gennaio prossimo in una mostra allestita alla biblioteca Marciana, nella sala del Sansovino, per iniziativa dell'assessorato alla Cultura dell'amministrazione provinciale. La mostra è riservata all'attività di tre gruppi etnici importanti nella storia della città lagunare: armeni, ebrei e greci. Scilla Abbiati, coordinatrice scientifica della rassegna, confessa che c'è stato solo l'imbarazzo della scelta, vista la notevole mole di materiale. Per Fabrizia Gressani Sanna, l'assessore provinciale alla Cultura che ha promosso l'esposizione, il significato della mostra va anche al di là dei suoi contenuti in quanto dimostra, nei rapporto con le minoranze, il grado di altissima civiltà raggiunto da Venezia in quegli anni. Qualche dato testimonia la produzione delle stamperie veneziane negli anni della Serenissima: negli ultimi tre decenni del XIV secolo, dopo che Gio¬ vanni Daspira aveva introdotto in città l'arte tipografica, furono stampati più di 4500 titoli da almeno 153 tipografi; nel secolo successivo i titoli superarono i 15 mila grazie all'attività di circa 700 fra tipografi ed editori quando, solo per fare un raffronto, il numero degli stampatori non superava le 200 unità in Germania. I nomi degli stampatori-artisti veneziani, poi, sono entrati nella storia: dal colto Aldo Manuzio ai Giunti, ai Giolito, a Giovanni Daspira a Nicolas Jenson. La scelta di dedicare la mostra ad armeni, greci ed ebrei è stata dettata, comunque, dall'importanza di queste tre realtà nella produzione dell'epoca. Il primo libro armeno in assoluto fu stampato a Venezia nel 1512. Il volume, «Il libro del venerdì», è fra i pezzi più interessanti della rassegna accanto ad un'autentica curiosità come può essere un dizionarietto tascabile armeno-veneziano edito nel 1680. Dino Tonon

Persone citate: Abbiati, Aldo Manuzio, Dino Tonon, Fabrizia Gressani Sanna, Giolito, Giovanni Daspira, Gio¬ Vanni Daspira, Nicolas Jenson

Luoghi citati: Germania, Marciana, Venezia