E domani spegne mille candeline

E domani spegne mille candeline E domani spegne mille candeline Un primato che nessuno riuscirà a battere Domani a Udine Giampiero Boniperti, presidente della Juventus, festeggia la sua millesima presenza in serie A: sin qui, 444 partite da giocatore e 555 da presidente. Senz'altro un primato, e ancor più se si limita la statistica a quello che è il rapporto: sempre con la stessa società, nella fattispecie la Juventus, scelta dal ragazzo, esaltata dal giocatore, consolidata dal presidente. Boniperti probabilmente è stato colto di sorpresa da questo primato, e chissà se adesso si felicita con se stesso, magari aiutato dai complimenti che sicuramente riceve, o invece si arrabbia con il tempo che, stratificandosi, quantificandosi in numeri sempre più tondi e grossi ma anche sempre grassi, dà il senso del suo spessore. Affari suoi, comunque, noi non possiamo fare altro che fargli complimenti grossi e grossi auguri di buon proseguimento, per il bene del calcio e, massi, anche suo, perché far l'amore con la creatura amata è cosa buona, giusta e giovevole. I numeri si riferiscono ovviamente al Boniperti giocatore e poi a quello presidente, parlando soltanto di serie A, non anche di Coppe e di Nazionale. Non interessa, qui, il Boniperti riserva (ai suoi tempi non si diceva panchinaro) e il Boniperti dirigente, però ancora senza assunzione della carica massima. L'iter bianconero di Boniperti è in realtà ancora più lungo, spazia ormai per quasi mezzo secolo, e la storia della sua vita nel calcio giocato e poi nel calcio organizzato è da usare come capitolo importantissimo per la storia più intensa e più vera e più sana dello sport italiano. Ma qui stiamo al Boniperti, come dire?, personaggio massimo di statistiche ottimali, dimenticando il ragazzino di Barengo già a Torino per vestire la maglia della Juve o il consigliere che comprava giocatori non troppo benedetti da Sivori... Un'indagine sull'indagine riassunta nelle cifre porta a rivelare che, a parte il primato di presenze bianconere (con 178 gol, altro record), Boniperti detiene un primato, come dire?, interno a se stesso' da presidente (ha assunto la carica il 13 luglio 1971) è riuscito a conquistare, ovviamente con la Juventus, ben 9 scudetti, contro i 5 vinti da giocatore, e la mediapunti per partita del Boniperti gran capo è stata di 1,378 (765 in totale), contro 1'1,336 di quando era soltanto un giocatore (593 in totale). Possiamo chiosare il Boniperti «mille» con un paio di considerazioni, dopo l'ultimo omaggio alla sua costante verginità, in un mondo sporco come quello calcistico. La prima è quella relativa alla longevità di un personaggio che invece, visto alla partita, in quel benedetto/maledetto primo tempo che lui vive, stravive soffrendo, prima di abbandonare lo stadio, apparirebbe destinato, dalle tensioni, dall'emotività, ad un rapido occaso, ad un sollecito ritiro in Arcadia: e invece lui morde sempre più, è sempre più battagliero. Amici suoi da lunghissima data, e amici veri, hanno sostenuto anche recentemente con lui grossi scontri, finiti nel giusto e non pitonesco abbraccio, per una virgola in più o in meno in un loro articolo. La seconda è quella relativa alla probabilissimissima imbattibilità di questi suoi primati: nel calcio moderno, peraltro moderno anche per merito di Boniperti, chi riuscirà a essere prima calciatore e poi presidente, a sommare mille presenze, a lanciarsi verso il secondo millennio? Sicuramente molto, ma molto prima del traguardo che lui supera oggi, peraltro senza rallentare, tutti crolleranno. A meno di firmare patti con il diavolo, che non è il Milan. [g. p. o.]

Luoghi citati: Barengo, Torino, Udine