Boniperti inventa l'arbitro del futuro

Boniperti inventa l'arbitro del futuro Il presidente della Juve ha consegnato a Matarrese un dossier che rivoluziona il settore più discusso Boniperti inventa l'arbitro del futuro Professionisti e in coppia, dall'agosto del prossimo anno ROMA. Professionista e accoppiato, sul modello del basket Nba. E' l'identikit dell'arbitro di calcio degli Anni Novanta, così come esce dal dossier di dieci pagine che ieri mattina Giampiero Boniperti ha consegnato a Matarrese. Un'iniziativa personale, anticipata da tempo al presidente della Figc, che ha gradito. Non è utopia immaginare che in questo anno di perestrojka e muri cadenti, anche il calcio si prepari ad uscire dal suo immobilismo: è allo studio la possibilità di richiedere alla Fifa l'autorizzazione ad ospitare la fase sperimentale del cambiamento proprio nei nostri stadi e al più presto. Il doppio arbitro (prima novità) potrebbe esordire già il 20 agosto 1990, nella prossima edizione della Coppa Italia, in attesa di essere esteso ai campionati e alle competizioni internazionali. La seconda riforma non richiede invece il lasciapassare di organismi sovrannazionali: la via autarchica al professionismo delle giacchette nere passerebbe da una tappa intermedia, per consentire agli arbitri di sganciarsi gradualmente dal loro attuale lavoro. Con il fiuto del vecchio centravanti, Boniperti ha preso tutti in contropiede, segnando un gol del quale, e sul quale, si parlerà a lungo. Proprio mentre l'intero mondo del calcio stava prendendo spunto dalle domenicali disavventure dei fischietti nostrani per contestarne l'adeguatezza all'inesorabile evoluzione del fenomeno calcistico, il presidente della Juventus ha scodellato uno studio approfondito, corredato da proposte ultra-concrete. Chi pensasse ad un «cahier de doléances» sulle recenti peripezie arbitrali della squadra bianconera resterà deluso: il dossier di Boniperti non ò lo sfogo di un dirigente amareggiato dai torti, veri o presunti, subiti dal suo club, ma l'iniziativa di un consigliere federale. Un ruolo neutro e «super partes», cui il documento presentato a Matarrese si attiene scrupolosamente: le due proposti «forti» della relazione bonipertiana sono sostenute da una ricca documentazione statistica, preparata dai suoi collaboratori e in parte già anticipata in un articolo scritto nel dicembre scorso dal presidente juventino sulla rivista della federazione. PROFESSIONE ARBITRO. La riforma passa attraverso il cambio di «status» dei fischietti: da unico dilettante in uno spettacolo di super-pagati a professionista, con tanto di stipendio e assicurazione contro gli infortuni. La peculiarità delle sue mansioni suggerisce a Boniperti di non proporne il distacco dalla struttura federale. L'arbitro continuerebbe ad operare nell'ambito della Figc: lavoratore dipendente, certo, ma senza i difetti che quel tipo di inquadramento a volte comporta. In parole povere: ripudio degli scatti di anzianità ed esaltazione della meritocrazia. Chi è bravo va avanti. Anche in fretta, se mostra di avere talento. E le promozioni dovranno tenere in massimo conto anche il bagaglio culturale degli esaminati. Chi è scarso si ferma. Anzi, va indietro: fino alla C, alla quale Boniperti estenderebbe il nuovo regime. L'innovazione richiederebbe una fase inter media di semi-professionismo. LA STRANA COPPIA. Boniperti parte da una considera zione ampiamente documenta ta nel suo dossier: negli ultimi anni la palla ha cominciato a muoversi più in fretta. La velo cita del gioco è aumentata in modo impressionante: spesso bastano tre o quattro secondi perché il pallone passi da un'area all'altra. In queste condizioni neanche Cari Lewis riuscirebbe a saltabeccare avanti e indietro per trovarsi sempre nelle vicinanze dell'azione. E anche se ce la facesse, dopo simili corse gli riuscirebbe difficile conservare in ogni occasione la lucidità necessaria ad assumere decisioni che il regolamento pretende immediate e non sorrette dall'aiuto di moviole o altri «occhi» elettronici. Come adeguarsi ai tempi senza dover chiedere aiuto al replay televisivo che, tra l'altro, comporterebbe pause e spezzettamenti insopportabili? Boniperti guarda al basket e propone il raddoppio: due arbitri, ciascuno responsabile di una metà campo. Dimezzando la fatica si dovrebbero ridurre in egual misura anche gli errori. E i guardalinee? Resterebbero al loro -posto. Questa riforma, a differenza della precedente, richiede l'okay della federazione internazionale. Lopo averla studiata e discussa con i suoi collaboratori, Matarrese la potrebbe portare all'esame della Fifa, offrendosi per il ruolo di «cavia»: l'obiettivo è ottenere il permesso di provare il doppio arbitro nella Coppa Italia che comincerà quaranta giorni dopo il Mondiale. Massimo Gramellirai ' -H„ Giampiero Boniperti. Classe 1928, sul palcoscenico della serie A dal 1946

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