Per ripetere Stoccolma di Giorgio Barberis

Per ripetere Stoccolma PALLAVOLO Oggi avvio col Camerum, domani test decisivo con l'Urss Per ripetere Stoccolma La nazionale italiana difende nella Coppa del Mondo l'oro europeo «Ma i Paesi più forti sono Stati Uniti e Cuba» dice il et Velasco La grande avventura nella World Cup, manifestazione non solo di puro prestigio in quanto premiere la vincitrice (o la seconda se si imporranno gli olimpionici Usa) qualificandola per i Giochi di Barcellona, è iniziata questa notte (alle 3,30 italiane) a Osaka, con Cuba e Brasile a inaugurare un torneo a otto, al quale partecipa anche l'Italia. Gli azzurri, campioni europei 47 giorni fa a Stoccolma, con il campionato a far giustamente da padrone dopo la rassegna continentale, non hanno avuto grande tempo per preparare questo avvenimento e tuttavia l'atmosfera ricreata da Velasco intorno alla nazionale induce a fantasticare sui traguardi che questa nazionale può raggiungere. Realisticamente il tecnico fa notare che la realtà europea è differente da quella mondiale, che i massimi valori pallavolistici attualmente non abitano nel Vecchio Continente. E questo non soltanto per il tracollo dei sovietici, alle prese con l'incapacità di rimodernare il pro¬ prio gioco quando la loro superiorità era inequivocabile. Adesso, oltre agli Usa dominatori di questi ultimi anni, si deve guardare soprattutto a Cuba, la piccola isola caraibica che, emulando la Ddr di qualche anno fa, riesce a crescere una gioventù incredibilmente sportiva, alla quale nessun traguardo pare negato a priori. Nel volley lo hanno dimostrato le ragazze imponendosi nella loro World Cup, e prendendosi la rivincita della forzata assenza olimpica a cui furono costrette lo scorso anno a Seul. I maschi è logico pensare non vorranno essere da meno e Velasco li indica come i favoriti. Ma prima di preoccuparsi di loro gli azzurri dovranno guardarsi dai sovietici che hanno mille motivi per cercare una rivincita almeno europea dopo il quarto posto degli Europei. L'Urss ha indubbi problemi di assetto e, precipitosamente, ha richiamato in nazionale il regista Losev e lo schiacciatore Antonov. Basterà? La squadra vista agli europei era talmente convinta di essere più forte delle rivali e condizionata dai singoli che è difficile ipotizzare sia riuscita, in un mese e mezzo, a cambiare pelle e superare lo choc della sconfitta: proverà, è chiaro, a far leva sull'orgoglio dei suoi vecchi campioni, ma potrebbe essere sufficiente un nuovo ko — più che probabile — oggi nell'esordio con gli Stati Uniti, per riprecipitarla nel baratro di una crisi annunciata, fin da quando nel 1985 ha incominciato a perdere regolarmente proprio con gli Usa, ed esplosa con la finale europea per il 3° e 4° posto, quando subì un'umiliante 0-3 dall'Olanda. Superato senza difficoltà (altrimenti sarebbe grossa sorpresa) l'esordio con il Camerun, l'interrogativo riguarda quale Urss gli azzurri troveranno domani. Galvanizzata dal successo sugli Usa o avvilita da una nuova sconfitta? In ogni caso sarà partita significativa perché per l'Italia aver vinto il titolo continentale senza incontrare i sovietici rappresentò quasi una mancanza, giudicata da qualche critico come un piccolo neo sul trionfo azzurro. Adesso c'è la possibilità di colmare la lacuna. Velasco e i suoi ragazzi lo sanno bene e tengono a questa sfida in modo particolare. Poi, a catena, è logico ipotizzare che le loro ambizioni verranno condizionate da questo risultato: una vittoria li proietterà verso il podio, indicato come obbiettivo da Velasco; una sconfitta rischierebbe di riprecipitarli tra le squadre che non hanno ancora trovato la loro esatta dimensione e, a seconda delle circostanze, possono più o meno emergere. La formula della World Cup è lineare, un girone all'italiana in cui ogni squadra affronta le altre sette in gare di sola andata. Le prime tre giornate si giocano a Osaka, quindi si va ad Hiroshima per la quarta e la quinta, infine Tokyo ospita i due match conclusivi. Vista in chiave azzurra, l'Italia affronta nell'ordine Camerun (oggi), Urss (domani), Cuba (domenica), Corea del Sud (mercoledì 22), Giappone (giovedì 23), Brasile (sabato 25) e Usa (domenica 26). Tutte le partite verranno trasmesse in tv da Capodistra in doppia differita, la prima intorno a mezzogiorno, quindi in serata. La prima giornata (a Osaka si è incominciato a giocare alle 11,30 locali, quando in Italia erano le 3,30) prevede nell'ordine: Cuba-Brasile, Urss-Usa, Italia-Camerun e Giappone-Corea del Sud. Giorgio Barberis Il et degli azzurri, l'argentino Velasco, avrebbe preferito una preparazione più lunga

Persone citate: Antonov, Velasco