C'è il terremoto, ma i soccorsi sbagliano strada

Ammazza la madre che lo curava da anni Roma: folle uccide anche il cane e si barrica Ammazza la madre che lo curava da anni ROMA. Sapeva bene cos'è una clinica psichiatrica, vi lavorava tutti i giorni come infermiera. Per questo non voleva rinchiudere lì il figlio, malato di mente. Aveva provato di tutto per farne una persona «normale». Gli aveva regalato un auto, gli aveva aperto un negozietto. Ma la malattia è stata più forte. Ieri mattina, a Roma, in un impeto di follia Augusto Lapucci, 25 anni, ha ucciso a coltellate la madre, Silvana Parentini. I due erano soli in casa, come sempre. Soltanto il cane ha tentato di difendere la d Dnna, ma Augusto nella sua furia cieca ha ucciso anche l'animale. Poi si è barricato in casa. Una vicina ha chiamato i vigili del fuoco e la polizia. Gli agenti sono riusciti a entrare nell'appartamento, nel quartiere di Primavalle, e a immobilizzare Augusto. Allora il ragazzo ha avuto un'altra crisi, di segno opposto: non più furia e aggres- sività, ma languore, spossatezza. Una psichiatra ha tentato invano di scuoterlo dal torpore. Augusto giaceva nudo sul letto nella stanza della madre, riversa ai suoi piedi. Gli agenti hanno accertato che la donna è stata colpita cinque volte con un coltello da cucina. Gli uomini della Croce Rossa hanno portato il giovane al centro di igiene mentale dell'ospedale San Filippo Neri, dove la madre lavorava come infermiera e Augusto Lapucci era in cura da tempo. Ora il ragazzo è piantonato dagli agenti per ordine del magistrato. Presto sarà sottoposto ad una serie di visite per accertare con precisione la natura della malattia. Da quindici anni la madre di Augusto seguiva l'evolversi delle condizioni del figlio, che aveva dato i primi segni di squilibrio mentale quando il padre morì improvvisamente. Ir. cri.]

Persone citate: Augusto Lapucci, Silvana Parentini

Luoghi citati: Roma