Addio di massa per Dolores

Addio di massa per Dolores Madrid, in 500 mila salutano la Pasionaria con l'Internazionale Addio di massa per Dolores Ma tra i «grandi» c'era soltanto Marchais MADRID NOSTRO SERVIZIO MADRID. Una marea di gente proveniente da tutta la Spagna e dall'estero, cinquecentomila secondo la radio statale, ha dato ieri pomeriggio, nella plaza Colon di Madrid, l'ultimo «adios» a Dolores Ibarruri, la «Pasionaria», la storica dirigente del partito comunista spagnolo (pce) e dell'antifascismo internazionale morta domenica scorsa, all'età di 93 anni, in un ospedale della capitale per un ennesimo attacco di polmonite. Una folla immensa ha riempito fin dalle prime ore del mattino la sede del pce in Calle Santissima Trinidad, dove da lunedì notte era esposta la salma imbalsamata della donna che il quotidiano «El Pai» ha definito «il simbolo d'una generazione segnata dalla tragedia della guerra civile». Uomini, e soprattutto donne, sono arrivati a Madrid con ogni mezzo — grazie, fra l'altro, all'organizzazione di 600 pullman e 34 treni straordinari — per partecipare alle esequie dell'eroina della guerra civile spagnola, colei che per anni, dalle onde di «Radio Pirenaica», con la sua inconfondibile voce ha tenuto acceso in un Paese rimasto sotto il tallone di ferro franchista, la speranza di una Spagna democratica. Gente che — quando; alle 16, la bara è uscita dalla sede del partito di cui è stata presidente per ventinove anni — l'ha ricordata scandendo per lunghi minuti il suo celebre slogan, quello con cui chiuse il discorso alla Camera il 18 luglio '36, il giorno del golpe di Francisco Franco: «No pasaran». E' stato un grande funerale popolare quello di ieri a Madrid. Ai funerali erano rappresentati 78 fra partiti comunisti (per il pei erano presenti Giancarlo Pajetta e Tiziana Arista) ed organizzazioni affini. Ma delegazioni di livello modesto. Tra i pc occidentali, l'unico segretario generale presente è stato Georges Marchais, del pcf. Ma i veri protagonisti, obbedendo alla classica liturgia comunista, bandiere rosse e 1'«Internazionale» cantata con il pugno alzato, erano gli anziani, molti dei quali ex combattenti della guerra civile. Il carro funebre si è mosso alle 16. Sopra il catafalco, era stato appeso un grande striscione con la scritta «Dolores vive, un fiore del XX secolo». Dopo una poesia di Rafael Alberti e un discorso del segretario generale del pce Julio Anguita, il corteo funebre si è diretto al cimitero madrileno dell'Almudena, dove l'Ibarruri è stata sepolta a pochi passi da Pablo Iglesias, il fondatore del partito socialista spagnolo. Gian Antonio Origli'

Luoghi citati: Madrid, Spagna