La Pirelli Spa fa lo «sconto»

La Pirelli Spa fa lo «sconto» Manovra sul capitale da 390 miliardi, grosse trattative con l'Urss La Pirelli Spa fa lo «sconto» Saranno meno cari i titoli a Piazza Affari MILANO. Aumento di capitale in tempi brevissimi e con lo «sconto» per gli azionisti della Pirelli Spa. L'assemblea della holding industriale del gruppo ha approvato ieri l'aumento del capitale da 849,6 a 997,8 miliardi di lire, decidendo nel contempo di diminuire il prezzo di emissione delle nuove azioni dalle 2850 lire previste a 2650 lire, in considerazione del calo subito dalla borsa dopo il minicrack di metà ottobre. In piazza Affari le azioni ordinarie della società sono ora quotate poco sopra le 3000 lire. L'operazione potrebbe già partire, come ha spiegato Leopoldo Pirelli, con il mese borsistico di gennaio, che inizia il 14 dicembre. L'assemblea ha inoltre approvato un ulteriore aumento di capitale di 60 miliardi riservato al servizio di warrants che saranno emessi in1 futuro sui mercati esteri, uniti a prestiti obbligazionari. In tutto nelle casse della «Pirel¬ lona» dovrebbero affluire circa 390 miliardi. Intanto l'andamento del gruppo nel corso dell'89 si mantiene «soddisfacente», ha spiegato Pirelli, «anche se l'incremento dell'89 rispetto all'88 sarà inferiore a quello dell'88 nei confronti dell'87». Le vendite al 30 ottobre scorso, ha aggiunto l'amministratore delegato Giambattista De Giorgi, ammontano a 8150 miliardi di lire e riflettono le previsioni fatte dopo il primo semestre. Un impulso all'ulteriore sviluppo del gruppo Pirelli potrebbe venire dalla definizione di accordi produttivi in Unione Sovietica. Il discorso è già stato avviato, ha detto De Giorgi, e proprio in questi giorni una delegazione sovietica è in visita presso la sede della Bicocca. Non si sa ancora con certezza quali potrebbero essere i terreni d'intesa tra le due parti, anche se è probabile che ci si orienti sulla fornitura di impianti e su una joint-venture per la fabbricazione di pneumatici. «Ci sono però diversi problemi — afferma Giorgi — che vanno dal diritto societario ancora incerto, alla fissazione dei prezzi di mercato dei prodotti, alle questioni valutarie». Le trattative, si sostiene in Pirelli, non verranno chiuse già in occasione della visita di Gorbaciov in Italia ai primi di dicembre, anche se essa potrebbe fornire un discreto impulso al loro avanzamento. Durante l'assemblea Leopoldo Pirelli ha tracciato un bilancio dell'andamento del gruppo negli ultimi cinque anni: dall'85 all'89 le vendite sono passate da 7 a 10.000 miliardi, l'utile sul capitale proprio è salito dal 6 al 9%, sono stati effettuati investimenti in beni patrimoniali per 2800 miliardi e in ricerca per 1150 miliardi. Il fatturato per dipendente è cresciuto del 33%. il !

Persone citate: De Giorgi, Giambattista De Giorgi, Gorbaciov, Leopoldo Pirelli

Luoghi citati: Italia, Milano, Unione Sovietica, Urss