L'incrocio di Wembley

L'incrocio di Wembley Prova di laurea per gli azzurri impegnati stasera (ore 21) contro l'Inghilterra nel tempio; L'incrocio di Wembley Vicini sceglie Berti e Carnevali LONDRA DAL NOSTRO INVIATO Un centrocampista dalla progressione veloce, dal buon colpo di testa e con spiccate qualità offensive, una punta capace di rientrare e ripartire. Azeglio Vicini ha scelto per Wembley, stasera, Berti e Carnevale a completare il blocco dei nove già sicuri. Nessuna sorpresa, la nostra preferenza per Marocchi era legata alle maggiori qualità di incontrista del bianconero, ma il commissario tecnico vuole vedere alla prova Berti — proprio sotto questo profilo — in un match da combattimento. Quanto a Baggio, riecco la conferma del suo ruolo di jolly di lusso. E Vicini fa presente: «Ricordate che spesso il jolly fa quadrare le situazioni». Il et Vicini ribadisce che il suo esame lo sosterrà soltanto al Mondiale, che questa squadra non è quella definitiva («Se si fosse dovuto speculare sul risultato, la formazione forse sarebbe stata diversa» e accenna a Fusi come alI'Oriali di Bearzot), ma cova una voglia matta di fare il colpaccio a Wembley. Quando dice che più del risultato conterà il comportamento bara un poco. Lo fa anche capire: «Questa è la partita più importante del periodo. L'Inghilterra da cinque anni non perde in casa...». Proviamoci a batterla, allora. Non sarà facile, comunque. Anche per l'Inghilterra, proiettata verso il Mondiale, e per il suo commissario tecnico la partita ha grossi significati. Bobby Robson ci affronta con una squadra votata all'attacco: attorno a Gary Lineker, rapinatore del gol, tornato in forma dopo la grigia prima stagione al Barcellona, Barnes e Beardsley c'è anche Woddle, capellone dal dribbling fantasioso. Non si potranno abbandonare i nostri difensori in marcature testa a testa, anche se la retroguardia azzurra ha quel grande perno, quel supporto per tutti e per ogni emergenza, che è Franco Baresi. Le cui qualità fanno dire allo stesso Robson alla stampa inglese che lo accusa di non adottare lo schema con un libero: «Datemi un Baresi, e non avrei dubbi». Azeglio Vicini già fiuta il pericolo: «Non dobbiamo lasciare loro l'iniziativa». Sarà la chiave della partita, questa. Assieme al et gli azzurri hanno ripassato ieri sera l'avversario attraverso il filmato di Inghilterra-Polonia (la gara del 3-0). Dipenderà molto dal lavoro di filtro e rilancio del centrocampo. Giannini, nella sua posizione di playmaker, sa di avere grosse responsabilità: «Certo, e non mi tiro indietro. Per ora la mia stagione mi pare positiva. Questo è però un test che vale moltissimo. Sono sicuro che dovremo soffrire, ma ho pure la convinzione che troveremo spazi per replicare con efficacia. Un botta e risposta che ci coinvolgerà tutti». Cacciati via con modi bruschi da Wembley ieri dopo l'allenamento del mattino mentre si diradava appena una nebbia preoccupante (alle 12,30 si sarebbe iniziata la riunione di corsa dei cani sulla pista in sabbia attorno al campo, il tempio del calcio per i londinesi è anche luogo di scommesse), gli azzurri ci tornano stasera con molte buone intenzioni. E con una panchina piena di gente che aspetta soltanto un cenno di Vicini. Serena e Mancini i più delusi, hanno sperato sino all'ultimo in una maglia da titolare. Risvolto della medaglia, la felicità di Carnevale: «Me lo sentivo che avrei giocato, ma un conto è pensarlo e un altro sentirselo dire. E' la mia sesta partita in azzurro, la prima in trasferta. Ho ancora tanto da imparare, anche a stare nel gruppo, pur se rispetto tutti». Intanto si guardava attorno, cercava d'immaginare Wembley pieno di gente (82 mila posti, tutti venduti). «Vi dico la verità, entrando in questo stadio ho avvertito una palpitazione, il cuore batteva più forte». Ma non era il solo. Brano Perucca LA STAMPA SPORT Mercoledì 15 Novembre 1989.19 sera (ore 21) contro l'Inghilterra nel tempio; bley evali mmd calcio liliill

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Polonia