Sono tre i gradi di punibilità di G. Pa.

Sono tre i gradi di punibilità CONVENZIONE ONU Sono tre i gradi di punibilità TAORMINA. Al centro dei lavori del congresso sui diritti dei minori c'è la Convenzione dell'Onu, che presto entrerà in vigore anche in Italia. Un docente di diritto penale all'Università di Torino, Franco Dassano, è andato ad analizzare i rapporti tra l'ultimo testo del documento e il nostro ordinamento giuridico, scoprendovi una analogia rispetto al principio di «imputabilità». Infatti vengono fissati tre diversi gradi, a questo proposito: da zero a 14 anni, da 14 a 18 e oltre i 18. «T quattordici anni — spiega Dassano — sono l'età minima, sotto la quale il ragazzo non è sottoponibile a "pena", ma solo a evo! ìtuali "misure di sicurezza" se socialmente pericoloso. Oltre quella soglia, fino a 18 anni, scattano le pene ridotte per i minorenni, che dopo la legge del 1988 non sono considerate una "repressione", ma un "trattamento" per la riabilitazione: permanenza in casa, collocamento in comunità, sentenza di non luogo a procedere per irrilevanza del fatto, sospensione del processo e messa alla prova. Raggiunta la maggiore età questi favori scompaiono». Ma la legislazione italiana appare particolarmente debole nel caso di strumentalizzazione dei minori, prevedendo soltanto alcune «aggravanti» della pena per l'adulto, che possono essere neutralizzate dalle «attenuanti generiche», [g. pa.]

Persone citate: Dassano, Franco Dassano

Luoghi citati: Italia, Taormina