Campana di E. Mal.

Campana Campana Ma che bravi questi azzurri VICENZA DAL NOSTRO INVIATO In una sera i bravi ragazzi azzurri hanno conquistato l'aw. Campana. Quelli che a Bologna erano soltanto avidi ragazzini, sono diventati in poche settimane «un gruppo eccezionale sotto il profilo umano, molto sensibile ai problemi sociali». Sarà l'aria di casa, la splendida casa dell'Aie, un antico convento riadattato sulle rive del Bacchigliene, ma l'avvocato sembra proprio un babbo felice. L'idillio e l'alleanza tra il capo del sindacato ufficiale e i Cobas azzurri è nato l'altra sera. Campana è entrato a muso duro per discutere di quattrini ne è uscito dopo due ore di discussione su violenza, etica professionale, rapporti con gli arbitri. Per una volta, percorso invertito. Si è molto pacato (Vialli, Zenga, Baresi e Tacconi i più assidui negli interventi) e soprattutto si è deciso finalmente di fare qualcosa, sulla scia dell'esempio di Roberto Baggio, col quale Campana s'è pubblicamente congratulato. Ecco i temi principali: Violenza. Sollecitati interventi diretti, soprattutto un'opera di propaganda degli azzurri nei club del tifo. Tacconi ha addirittura proposto di invitare i tifosi avversari nei ritiri alla vigilia delle partite. La proposta più interessante è comunque quella di chiedere la facoltà di sospendere le gare quando sugli spalti si verifichino incidenti gravi. La facoltà dovrebbe essere accordata ai due capitani, consultato l'arbitro. Ma occorre una modifica dei regolamenti e quindi di Matarrese. Arbitri. La categoria più a rischio negli ultimi tempi. Gli azzurri si sono impegnati a eliminare simulazioni e proteste («piaghe tipiche del calcio italiano» secondo Campana), ma soprattutto a tapparsi la bocca, cioè a non criticare più l'operato dell'arbitro almeno fino ai mondiali. «Una decisione storica» l'ha definita il presidente dell'Aie. In verità una vera e propria autocensura: si decide di togliere la parola ai giocatori invece di darla agli arbitri. Campana conviene: «L'ideale sarebbe dare agli arbitri la facoltà di replica. C'è stato a proposito un intervento di Zenga che ha citato esperienze straniere. Ma i dirigenti della Can non ne vogliono sapere». Sponsor. «Se n'è parlato pochissimo, avevamo chiarito tutto a Bologna». Agli azzurri andrà il 50 per cento dei proventi sui contratti stipulati dalla federazione (30 milioni a testa circa). All'associazione andranno i diritti sulle figurine e di poche altre iniziative. Infine, l'appello dei buoni: Baggio appunto, il Milan di Madrid («un modello di comportamento in campo, nonostante le provocazioni»), la nazionale al completo. Di sciopero sul tema della violenza neanche a parlarne: «Rifletterebbero tutti meno quelli che dovrebbero farlo, i violenti». Una curiosità, per chiudere: «Anche a me Agnolin ha detto che Tacconi, parlando del dodicesimo del Milan, si riferiva a se stesso. E' un ragazzo di spirito», [e. mal.]

Persone citate: Agnolin, Baggio, Baresi, Matarrese, Roberto Baggio, Vialli, Zenga

Luoghi citati: Bologna, Madrid, Vicenza