SulPAmbroveneto si tratta di V. S.
SulPAmbroveneto si tratta Il Crédit Agricole e la Popolare di Milano vicini a un'intesa SulPAmbroveneto si tratta E per le Generali ora c'è uno spiraglio MILANO. Attraverso i legali, Crédit Agricole e Banca Popolare di Milano hanno ripreso le trattative interrotte alla vigilia dell'udienza presso il giudice Clemente Papi, udienza che si era conclusa con la revoca del fermo provvisorio dei titoli Ambrosiano detenuti dalla Popolare. L'ipotesi di accordo è sostanzialmente fondata su una soluzione provvisoria che si articola sul seguente schema: la Popolare di Milano, pur restando titolare delle azioni Ambrosiano, le affida in gestione all'istituto francese, il quale può quindi essere rappresentato nel consiglio dell'istituto. In cambio, il Crédit affida la gestione dei 283 miliardi che rappresentano il prezzo di tale pacchetto alla Popolare. Tutto questo in attesa del verdetto dell'arbitrato o di un accordo tra i membri del sindacato. Questa soluzione avrebbe il merito di diminuire le ragioni di tensione, almeno tra alcuni dei protagonisti dell'affare Ambroveneto. Anzi, proprio per facilitare una soluzione, la Banca Popolare di Milano rinuncerà a nominare il suo arbitro, lasciando quindi più liberi i due fronti: Gemina da una parte e il gruppo formato dalle banche venete e dal Crediop. Ma sono in molti a pensare che all'arbitrato difficilmente si arriverà. Più logico che si trovi prima un compromesso. Tra Crédit e Popolare dunque si tratta e, anche se l'intesa non è stata definita, l'impressione è che, a meno di una nuova rottura, essa possa essere raggiunta in tempi abbastanza brevi. Sgombrato il campo dalla diatriba su titoli e soldi, resta aperta la questione del dissidio all'interno del sindacato di Ambrosiano, che andrà anch'esso ricomposto attraverso un compromesso. La banca francese non è certo disposta a rinunciare all'Ambroveneto. Tanto è vero che, secondo quanto affermano fonti del mercato, sarebbero proprio i francesi a comperare in Borsa. Anche ieri sono stati scambiati oltre un milione di titoli. Si ipotizza, quindi, che il Crédit abbia già raccolto sul parterre un 5% di Ambrosiano, ed una quota minore di Banca Cattolica del Veneto. Sulle ipotesi di ricomposizione del contrasto all'interno del sindacato Ambrosiano, le notizie sono vaghe. Sembra scarsamente attendibile (per non dire impossibile) la soluzione che vedrebbe il pacchetto di Ambrosiano della Popolare diviso a metà tra Crédit e Assicurazioni Generali. Più probabile un ingresso di Generali in un secondo tempo, attraverso un aumento di capitale. Del resto, di operazioni sul capitale il nuovo Ambroveneto avrà bisogno per il suo sviluppo. [v. s.]
Persone citate: Clemente Papi
Luoghi citati: Milano
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