«SE»: POVERI E BELLI di M. Ne.

«SE»: POVERI E BELLI «SE»: POVERI E BELLI SMILANO I può paragonare la dignità del proprio lavoro editoriale a quella degli antichi còppi che rivestono il tetto della casa editrice, in una Milano sempre più «insensibile al lavoro fatto in un certo modo»? Carlo Corsi, parlando 3 nome dello Studio editoriale (SE), ne è convinto. Alle spalle, le prove a suo favore: le nere copertine, austere ma con la luce dell'immagine ipercolorata, dei numerosi insuccessi di qualità pubblicati in questi ultimi tre anni e mezzo. Raccolti in collane chiamate «Prosa del Novecento», «Saggi e documenti del Novecento», «Piccola enciclopedia» e «L'altra biblioteca». Se la sede è sfarzosa (a due passi dallo Spazio Krizia, davanti ai Giardini Pubblici), i mezzi economici sono piccoli. Una gestione quasi familiare, insieme a Diego Paolini; quaranta titoli all'anno, niente comitati di lettura. Con ciò, ambizioni altissime. «Fare cultura; comprare ottimi titoli a prezzi fattibili. Titoli validi indipendentemente dalla vendibilità. E traduzioni curate, revisioni attente. Una cura che comincia dalla scelta dell'immagine per la copertina. Deve riflettere il contenuto». Queste le premesse. Ecco qualche «conseguenza» importante già maturata. Tra l'altro, SE ha presentato 72 cavaliere azzurro di Kandinsky e Marc, i saggi di Wilson del Castello di Axel; il Diario di Renard. Ha raccolto un buon successo con alcuni titoli di Isherwood (anche se il campione di casa è 11 profeta di Gibran). Scontratasi con l'immensa (vista con l'occhio di SE) Rizzoli a proposito di Landolfi («La narrativa — dice Corsi — è il centro di tutte le ostilità»), la piccola casa editrice ha in progetto qualche elegante rivincita. Alcuni titoli dei prossimi mesi: Polline, ovvero alcuni frammenti inediti di Novalis. Riesce, dopo decenni di irreperibilità, la raccolta di poemi Esilio di Saint-John Perse, cu¬ rata da Stefano Agosti. A novembre è la volta di Joyce, dove si trova riunito tutto quello che Ezra Pound ha scritto sul grande irlandese. Il volume (un ritorno) è curato da Ruggero Bianchi. Tra i «Saggi del Novecento» apparirà Verso la nuova musica, fondamentale testo teorico di Anton Webern. Forse l'uscita più attesa è quella del libro II castello di Barbablù, saggio del critico letterario americano George Steiner. Nella narrativa di questo secolo, ecco il primo romanzo di Thomas Bernhard, Eventi. Risale al '57. E un recupero: quello di James Purdy. Il suo In a shallow grave è in traduzione. Altri due Isherwood e poi il colpo grosso: la prossima primavera uscirà un romanze inedito di Schnitzler, Una gioventù a Vienna. Tutto questo, con un miliardo e mezzo di fatturato. Tre persone. Tre «resistenti» protetti dai còppi. Nei loro libri neri tutto questo si vede. [m. ne.]

Luoghi citati: Milano, Vienna