EROS SI' MA ALL'INGLESE

EROS SI' MA ALL'INGLESE EROS SI' MA ALL'INGLESE SS. Giovanni Vaici a ino OTTO un titolo accat rivalile e provocatorio, «Eros in Albion», la mostra ordinata da Antonio Del Guercio a San Giovanni Valdar no, nella Casa di Masaccio (fino al 7 novembre), presenta con tre splendidi legni dipinti di Joe Tilson (Londra 1928) alcune significative opere recenti di David Tindle (Huddersfield 1932), di Ken Kiff (Essex 1935), John Bellany (Porct Seton 1942) e, per la successiva generazione, di Louise Blair (Kent 1958) e Christopher Cook (Nord Yorkshire 1959). Ed è non soltanto l'occasione per gettare un occhio sull'attività d'un gruppo di artisti inglesi d'indubbio talento, ma soprattutto un modo di stimolare mente e cuore del visitatore portato a misurarsi su «valori di lunga durata». A cominciare dall'argomento, l'erotismo, vecchio come il mondo: ma con un primo «distinguo» di Del Guercio che in catalogo (Electa), con l'abituale acutezza, nota subito che «a partire da un '.ivello, come dire?, medio-alto di una qualità artistica, la più esplicita immagine ad iconografia erotica dice non poche cose al di là dell'erotismo, o alla sua periferia. Soltanto immagini che restino al di sotto di quel livello — aggiunge quasi a riprova — riferiscono su un solo e unico tema, mentre du quel livello in poi l'opera condensa su di sé molti significati, non tutti espliciti...». Di qui la scelta stessa del tema, tra i più adatti per sondare l'animo e la psicologia del singolo come la temperie spirituale d'un periodo storico e una cultura che, finisce col «mettar capo — come vuole l'attento ordinatore — da una parte, da Hogarth e Alien Jones, alle sue assunzioni più esplicite, dall'altra, da Wil liam Blake e dal paesaggista "apparente" Samuel Palmer si- no agli artisti di questa mostra, ad una sua comparizione entro le più diverse griglie mentali e psicologiche». Eccoli dunque già collocati, i «magnifici sei»: assai diversi tra di loro, scelti anziper la singolarità dei rispettivi linguaggi, e quindi evitando il gioco di tendenze, per cimentarsi invece in questa sorta di «erotismo indiretto, insinuato, laterale»: da leggersi in una filigrana estremamente ricca di valenze. Tilson, che dal '79 si divide tra la terra natale e la Toscana, è l'esponente d'una britannica generazione pop che con le sue scelte più libere, proprio rispetto agli americani, ha saputo imprimervi l'accostata che l'ha portato a famigliarizzare con l'arcaico, calandosi in una sorta di «memoria del mondo», ma con un'immediata modernità di linguaggio, fatta di semplicità c di chiarezza (come voleva la stessa sua radice pop) pur ricuperando un'antica Sapienza, con il suo mistero da interpretare sul versante che accomuna miti iniziatici, oracoli, e pensie ro alchemico. Doveva risultarne un'atteche nel celebrare gli eiemonti originari del mondo, esibisce i propri matcriali,legno e '.erra, noi ricondursi ai più naturali degli erotismi possibili» indagati da Del Guercio che, por Tilson, ha personalmonio scelto la felice immagine d'una «Daphne» e il più vasto bacino finto da terre colorate (su tela) e ligneo iuta-' glio in (Terra madre», col quasi criptico «Apollo di Delo». Nelle rarefatte atmosfere di Tindle gli oggetti di morandiana memoria, al pari degli ambienti, assumono invece la consistenza d'un pulviscolo luminoso tenuamonte colorato, mentre per Ken Kiff espressionismo e surrealismo convivono nella figurazione cui l'artista imprime un impeto narrativo esaltato dalla violenza cromatica e dalla drammaticità dei fondi paesistici. Di Bellany si coglie il più spiegato senso di un'antica cultura celtica, pur sotto influssi tra Munch e Chagall o Beckmann, filtrati da una sensibilità scozzese Blair, la giovane pittrice, sembra voler dare, a sua volta, un senso esistenziale ai nudi dai contorni pronunciali, pur nello spasimo d'un volto cui ella giunge passando da Blake come da Bacon, ma attraverso il filtro della sua personalità di protestante scozzese. Estremamente varia appare infine l'iconografia visionaria di Cook, che procede quasi per sintesi tra la realtà che gli sta dinanzi e la percezione degli echi profondi ch'essa sa suscitare nel subconscio. Una pitture tale da far pensare persino allo strumento di un'ascosi che può ben conciliarsi con le risonanze d'un britannico Eros. Angelo Dragone cio ni Vaici a ino titolo accat provocatorio, Albion», la ordinata da Del Guercio a anni Valdar Casa di Mano al 7 nopresenta con dipinti di Joe 28) alcune siecenti di Darsfield 1932), 1935), John ton 1942) e, generazione, Kent 1958) e (Nord York non soltanto ettare un oc'un gruppo di dubbio taleno un modo di cuore del vi misurarsi su urata». dall'argomencchio come il n primo «diuercio che in con l'abituale ubito che «a ello, come dii una qualità plicita immaa erotica dice di là dell'eroperiferia. Sole restino al di o — aggiunge ro alchemico. Doveva risulne un'atteche celebrare gli monti originarmondo, esibispropri matcr,legno e '.erra, ricondursi ai naturali derotismi possibili» indagatDel Guercio che, por Tilsonpersonalmonio scelto la feimmagine d'una «Daphne» più vasto bacino finto da tcolorate (su tela) e ligneo iglio in (Terra madre», col qcriptico «Apollo di Delo». Nelle rarefatte atmosferTindle gli oggetti di moranna memoria, al pari degli bienti, assumono invece la sistenza d'un pulviscolo lunoso tenuamonte colormentre per Ken Kiff espresnismo e surrealismo convivnella figurazione cui l'arimprime un impeto narraesaltato dalla violenza cromca e dalla drammaticità dei di paesistici. Di Bellany sglie il più spiegato sensun'antica cultura celtica, sotto influssi tra Munch e gall o Beckmann, filtrati dasensibilità scozzese Blairgiovane pittrice, sembra vdare, a sua volta, un sensostenziale ai nudi dai contpronunciali, pur nello spad'un volto cui ella giunge Dafne 2 ilijne 'l'H.son, leiilio scolpito esposto olla ( Usa di Masaccio

Luoghi citati: Londra, Toscana, Usa