L'istruttore di nuoto è un paraplegico

L'istruttore di nuoto è un paraplegico L'handicap non diventa un ostacolo alla vita L'istruttore di nuoto è un paraplegico Sci brevetti di nuoto subacqueo ad altrettanti ragazzi bandi; cappati sono stati consegnati ieri pomeriggio al Palazzotto dello Sport a conclusione del 6° Trofeo Internazionale di Basket in carrozzina «A ruota libera», organizzato dall'Uicep. Per Ciro Amato, Marco Anselmino. Andrea Baiano, Stefano Battistini, Giovanni Deva e Gino Lapucci (un paraplegico, un amputato, un non vedente, un paralizzato e due poliomielitici), la pratica di questa disciplina sportiva ha significato ritrovare condizioni di vita analoghe a quelle dei «normodotati», cioè gli altri, tutte le persone che possono camminare e muoversi liberamente. E per alcuni di loro, il brevetto può voler dire l'inizio di una vita diversa, sicuramente più attiva. «Senza alimentare false speranze spiega Mauri zio Allegri, istruttore -, perché ogni handicap presenta carat teristiche a sé, per le quali non tutte le difficoltà sono già superabili, i corsi promossi anche in Italia dalla Handicapped Scuba Association, l'istituzione americana che da anni si occupa di fornire il brevetto a persone midollolese, offrono un'apertura verso professioni assolutamente "impossibili" lino pochi anni fa. Ad esempio, l'archeolo già subacquea. Alcuni potranno diventare istruttori, anche di persone normodotate». In acqua, infatti, non esistono le barriere che l'handicappato incontra in casa o nella città. Sacrifici? «Nessuno — risponde entusiasta Gino Lapucci, 21 anni, paraplegico da tre in seguito ad un incidente in molo —. Quando entri in piscina dimentichi tutti i problemi Anche dopo una giornata di lavoro». L'importante, dicono i neo-diplomati e gli istruttori, è far uscire la gente dalle case, far sapere che esiste questa possibilità.

Persone citate: Andrea Baiano, Anselmino, Ciro Amato, Gino Lapucci, Giovanni Deva, Mauri, Stefano Battistini

Luoghi citati: Italia