Il traghetto è rientralo in Libia

Il traghetto è rientralo in Libia Ieri mattina Il traghetto è rientralo in Libia TRIPOLI. E' rientrato nel porto di Tripoli alle 9.30 di ieri il traghetto «Garnata» che aveva portato a Napoli 800 libici che volevano visitate i luoghi di confino dove erano stati inviati i deportati libici durante l'occupazione coloniale, ma ai quali non era stato consentito lo sbarco. Ali Shaban, 72 anni, di Tripoli, appena sbarcato, commenta: «Con l'Italia dovremmo essere amici, non dovevano lasciarci al porto, non dovevano venire i fascisti a insultarci e gridare Gheddafi assassino». Un altro dei passeggeri, Ayad Rajah, dice: «Quando gli italiani vennero in Libia, nel 1911, arrivarono senza visto, ma con le armi. Le formalità non contano, conta lo scopo pacifico e noi siamo un popolo pacifico». Per quanto riguarda l'omicidio del tecnico italiano Roberto Ceccato, un altro passeggero della nave ha detto: «Deve averlo ucciso qualcuno pagato da Israele o dagli americani per mettere i nostri popoli uno contro l'altro: non può essere stato un libico serio. Qui nessuno vuol fare del male agli italiani, non siamo pazzi».

Persone citate: Ayad Rajah, Gheddafi, Roberto Ceccato, Shaban

Luoghi citati: Israele, Italia, Libia, Napoli, Tripoli