Mandragola in scena al teatro di Cambiano

Mandragola in scena al teatro di Cambiano Recite (con successo) del gruppo di Zucca Mandragola in scena al teatro di Cambiano Ancora una volta la «Mandragola» di Machiavelli ha fatto centro: sabato sera il Teatro Comunale di Cambiano era tutto esaurito (si replicherà per l'ultima volta sabato 28 ottobre) e sarebbe interessante sapere quale molla induce tante persone ad affollare una platea lontano dalle luci e dalle suggestioni pubblicitarie della grande città. Che ne sia responsabile la genuinità della compagnia del «Laboratorio teatrale di Cambiano», diretta da Claudio Zucca? Non v'è dubbio che in questo bel reclutamento di spettatori c'entra anche la corretta trasposizione moderna del Machiavelli, che molti di noi avevano messo nel dimenticatoio dai tempi di scuola. Ma al cronista è parso che le curiosità maggiori fossero per gli attori, tutti con il doppio lavoro: lo stesso regista Claudio Zucca, il cornuto Messer Nicia, nella vi¬ ta esperto d'informatica; Mario Giaretto, perfido Fra Timoteo, nella vita agricoltore; Maria Pia Pignari, la bella Lucrezia, universitaria, e Lidia Crosa, sua snaturata madre, nella vita docile impiegata amministrativa. Fino al libidinoso Callimaco (impresario edile di nome Andrea Gariglio), al servo sciocco Siro (Claudio Vairoletti, negoziante), al torbido Ligurio (Valter Fel&ini, universitario), alla anonima donna pruriginosa (Ester Del Fomo, irreprensibile operaia). Applausi e insistite chiamate al proscenio, a recita finita. E applausi hanno ricevuto anche Beppe Finello, Giampaolo Lo presti e Massimo Lupotti (torinese «Bluesjeans on the road Band») autori di una colonna sonora che meriterebbe d'essere ampliata nel corso dello spettacolo, per la grazia delle note e dei canti, per la sua capacità evocativa d'una Firenze d'altri tempi.

Luoghi citati: Cambiano, Firenze