Regione, scontro duro sulle licenze
Regione, scontro duro sulle licenze La riforma delle legge urbanistica scatena dissensi tra i partiti di maggioranza Regione, scontro duro sulle licenze Psi e pri non sono d'accordo col progetto della giunta Scontro in Regione su un «mostro sacro», le licenze di costruzione. Una legge divide i partiti: la de la difende, il pri minaccia rotture, il psi chiede tempo. Il fatto Pirro Genovese, alessandrino, democristiano oa sempre vicino alle posizioni del ministro UonatCattin, consegna il testo di una legge che dovrebbe sostituire la tanto amala, accusata e criticata «numero 56». E' luglio, fa caldo, si rinvia. Ora è tempo di decidere. Le norme che attualmente guidano le costruzioni le ha scritte, dieci anni fa, il professor Giovanni Astengo per la prima giunta di sinistra: hanno bloccato speculazioni e disordine Risultato? Quasi tutti i 1209 Comuni hanno un «piano», nessun abuso edilizie o scempio e più passato inosservato. «Ma qualcosa nell'impianto di quei comandamenti non funzionava confidò Genovese ! —. Troppi lacci e lacciuoli Di qui la decisione del pentapartito di ri vedere tutto. I cambiamenti saranno tanti: più potere ai Comuni, meno attese, minori pastoie burocratiche». Cosi è stalo. La nuova legge introduce alcune novità non di scarsa importanza Un esempio solo: il silenzio-assenso. C'è gente che aspetta da mesi (se non da anni) il nulla osta della Regione ai piani. Non accadrà più Se cn- tro 60 giorni Torino non risponderà, i Comuni potranno procedere. Ma le «nuove frontiere» dell'ambiente e de! paesaggio non sono piaciute a molti. I dissidi Stanno aumentando. C'è chi dice che difficilmente questa legge verrà ap¬ provati! prima delle elezioni. Mario Carletto, capogruppo de. difende il suo assessore. Franco Ferrara, repubblicano, è categorico: «Le norme in vigore sono sorpassate, vecchie, decotte. Purtroppo ci pare che anche la proposta dell'as¬ sessore Genovese sia troppo ricca di lacci e di burocrazia, non adeguata. Perciò ci proponiamo di farla cambiare e di molto». In questo senso i repubblicani sono determinati, disposti anche a rotture politiche. Neppure i socialisti sono entusiasti e, in settimana, consegneranno al presidente Beltrami un documento di suggerimenti. «Si è cambiato tutto senza cambiare nulla — avverte il segretario regionale Giuseppe Garesio —. Noi abbiamo tanti dubbi sulla possibilità di riuscire a dare l'ok alla legge prima della fine della legislatura». Intanto la legge rischia di non arrivare in Consiglio dopo essere stata promessa da anni e da troppi. A complicare tutto, ora, arrivano col primo vento delle elezioni altre polemiche come quella sul Po e la minaccia d'andarsene dell'assessore Vetrino. «Chi vuol dare le dimissioni — sdrammatizza Carletto lo fa, non lo dice». Gian Mario Ricciardi Piero Genovese Franrr» ferrar» Mario Carletto
Persone citate: Beltrami, Franco Ferrara, Gian Mario Ricciardi Piero Genovese Franrr, Giovanni Astengo, Giuseppe Garesio, Mario Carletto, Pirro Genovese, Vetrino
Luoghi citati: Torino
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