Anche i fedelissimi attaccano Maggie

Anche i fedelissimi attaccano Maggie GRAN BRETAGNA mm Secondo gli ultimi sondaggi la Thatcher è il leader più impopolare degli ultimi 50 anni Anche i fedelissimi attaccano Maggie La polemica sullo Sme nuovo sintomo della crisi tory LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Impauriti, atterriti, i tories trovano finalmente coraggio e voce: e cominciano ad ammonire Margaret Thatcher. Si assiste all'impensabile, d'improvviso la signora non è più una dea, ma una regina il cui trono scricchiola e traballa. Il partito tory può ancora vincere le prossime elezioni politiche, nel '91 o nel '92: ma può vincerle con Maggie al comando? Forse sì. ma il premier deve allora «cambiare», deve mutare nella sostanza e nella forma. Altrimenti, bisognerà eleggere un nuovo leader, al più presto, per dargli tempo di affrontare la sfida elettorale. Queste le ansie che tormentano i tories, che trapelano anche dai commenti più cauti. Sono avvenute molte cose. Le dimissioni del Cancelliere dello Scacchiere, Nigel Lawson, hanno veramente aperto un nuovo capitolo. Intervistata, domenica, alla tv, Margaret Thatcher si e presentata più ferrigna e bellicosa che mai e, pur confermando una futura adesione dell'Inghilterra al sistema monetario europeo, ha moltiplicato le «condizioni» cui devono prima inchinarsi vari Paesi. Frattanto, però, tre ministri, più il presidente del partito, facevano capire, direttamente o indirettamente, di nutrire opinioni diverse, più favorevoli allo Sme. E' emersa cosi una «banda dei quattro». Ne fanno parte il vicepremier sir Geoffrey Howe, il nuovo ministro degli Esteri Douglas Hurd, il nuovo Cancelliere dello Scacchiere John Major e il capo del partito Kenneth Baker. Ieri, la bomba. Ha parlato Norman Tebbit, l'ex presidente del partito, esponente della destra conservatrice, il «duro», il «falco» che ha sempre difeso Maggie con grintosa passione. In un articolo sull'«Evening Standard», Tebbit minimizza la polemica sullo Sme, ma esorta la signora a non sottovalutare la gravità della sua situazione. Le improvvise dimissioni di Nigel Lawson «hanno causato uno spaventoso pasticcio politico». Oltre a perdere il suo Cancelliere, il premier «ha perso credibilità». «Troppo spesso, la signora Thatcher ha ritenuto per certa la devozione dei suoi migliori amici politici, ferendoli e danneggiandoli con sfoggi di fiducia a consiglieri ambulanti». Dopo questo riferimento a sir Alan Waitcrs, il consigliere economico, dimessosi subito dopo Lawson, Tebbit ammonisce: «Il premier dovrebbe altresì ricordare che è pericoloso per un capitano apparire semi-staccato dalla propria squadra. La signora Thatcher deve lavorare duramente se vuole districare il governo dai suoi guai e non può più permettersi di fare molti or- rori». Allo stesso tempo, si udiva pure la voce di Lord Rawlinson, un ex ministro. Il suo messaggio era ancora più sbrigativo. «Margaret Thatcher ha compiuto cose straordinarie, ma sarebbe forse meglio per tutti se si ritirasse entro i prossimi due o tre mesi». Ogni nuovo sondaggio è una mazzata per il partito tory. L'ultimo, del National Opinion Poli, rivela che Maggie è adesso il premier «più impopolare» da 50 anni a questa parte: soltanto il 24 per cento degli intervistati ne approva la performance. Il labour party continua ad aumentare il suo distacco. Un fatto è certo: la metamorfosi di Maggie dev'essere rapida, deve dare frutti entro sei mesi al massimo. Altrimenti, i parlamentari tories premeranno sui vertici e chiederanno l'elezione di un nuovo leader. Mario Cinedo

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra